Il protagonista dell’intervista di oggi è Gennaro Balletta, portiere classe 2002 che nell’ultima stagione ha difeso i pali della CS Primavera di Aprilia in Eccellenza del Lazio. Gennaro, assistito dal suo procuratore Giovanni Lione, si è raccontato a noi tra passato, presente e voglia di futuro. Visionato in passato da club come: Frosinone, Perugia, Ascoli e Cavese, Balletta si è messo in mostra in palcoscenici come Eccellenza e Serie D raccogliendo presenze e maturando esperienza. Con l’augurio per un futuro prosperoso vi lasciamo all’intervista completa:
“Gennaro Balletta, portiere classe 2002 in forza alla CS Primavera in Eccellenza del Lazio. Raccontaci, in modo breve, un po’ di te e delle tue esperienze calcistiche. Ho iniziato a giocare a calcio sin dall’età di 5 anni, in piazza insieme a tutti gli altri bambini. Poi, da lì, ho iniziato ad allenarmi con la squadra della città di Pomezia per poi, con il passare degli anni, salire di categoria e spostarmi all’Ostia Mare. Con la società dell’Ostia mare sono passato dal settore giovanile fino alla Serie D in cui ho giocato per 4 anni. Quest’anno ho giocato insieme alla squadra del CS Primavera di Aprilia; una squadra molto giovane, unita e con una grande potenziale di crescita.”
“Come reputi la tua stagione a livello personale? Credo che in questa stagione abbiamo giocato dignitosamente e con grandi sacrifici nonché grandi risultati. Siamo riusciti, con una squadra molto giovane, a ottenere la salvezza in modo diretto, senza giocare i play out. A livello personale, mi ritengo molto soddisfatto.”
“Dove hai vissuto i ricordi più belli da quando hai iniziato a giocare? Che ricordi e aneddoti ti porti dietro? I ricordi più belli li ho vissuti nella società dell’Ostia Mare. Avevo 15 anni quando ho iniziato a giocare lì, ero uno dei più piccoli e ho debuttato nell’under 19. È stato un periodo colmo di grandi soddisfazioni e anche grande divertimento. Un ricordo che porterò sempre con me sono gli allenamenti fatti insieme a Rubén Olivera e Claudio De Sousa: facevamo sfide divertenti sul numero di goal che riuscivano a fare contro noi portieri.”
“Come ti sei trovato dal tuo approdo nella tua squadra attuale e com'è il tuo rapporto con i compagni e con lo staff? Con la squadra mi sono trovato benissimo sin dal primo giorno di preparazione: tutti ragazzi coetanei, quindi subito un’intesa fortissima. In qualità di portiere, ho legato soprattutto con i preparatori dei portieri, che mi hanno seguito in tutto. È stata una bellissima esperienza.”
“Dall'inizio della tua giovane carriera chi ti ha aiutato di più? Ovviamente papà. Senza il suo sostegno non avrei superato le difficoltà che ogni carriera implica. Non ha mai saltato una mia partita ed è sempre stato il mio primo tifoso.”
“Come mai hai deciso di diventare portiere? Quali sono, a tuo parere, le tue qualità migliori? Sin da piccolino ero un amante del cartone Holly e Benji. Tra i due, io preferivo la tenacia e il coraggio di Benji. Ho iniziato gli allenamenti come portiere dall’età di 6 anni; sin da subito, il mister aveva notato la mia propensione alla difesa della porta. Oggi mi ritrovo con un grande amore per i guanti e Benji tatuato sul polpaccio. Per quanto riguarda le mie qualità, non sono il miglior giudice di me stesso, ma quello che posso dire è che il mio amore per il calcio mi ha sempre portato ad essere grintoso e tenace.”
“Stai già pensando alla prossima stagione? Che obiettivi ti stai ponendo? Per quanto riguarda la prossima stagione, stiamo valutando diverse offerte, come quelle di San Marino. L’obiettivo è sempre quello di crescere e migliorare, dando sempre il massimo di me stesso.”
“Qual è il tuo idolo? Il tuo sogno nel cassetto? I miei idoli sono due: Reina e Kahn. Kahn aveva una grinta unica, come un dominatore dell’area di rigore. Reina aveva una personalità decisa e un sentimento di gruppo e di famiglia per la propria squadra che spero di assumere sempre di più anch’io. Il mio sogno nel cassetto? Soddisfare tutti i progetti di vita in corso e di poter essere fiero di me stesso, un giorno, senza alcun pentimento.”
(Fonte foto: Alessio De Luca foto)