Per la nostra rubrica incentrata sugli “Under”, direttamente da Barcellona Pozzo Di Gotto abbiamo intervistato José Ordóñez attaccante spagnolo classe 2004. José è nato a Getafe e sin da piccolo ha vestito maglie di club prestigiosi spagnoli come: Getafe, Atletico Madrid, Rayo Vallecano e Leganes. Dopo il suo approdo in Italia e una prima esperienza nella Vibonese, si è spostato in Sicilia con l’Igea Virtus dove si è subito messo in mostra siglando goal importanti per la corsa salvezza della sua squadra. Purtroppo ha terminato la stagione in anticipo a causa della rottura del legamento crociato. Augurandogli una pronta guarigione e di vederlo presto in campo, queste sono le dichiarazioni che ci ha concesso in esclusiva:
“José Ordóñez, attaccante classe 2004 della Nuova Igea Virtus. Hai giocato nelle giovanili di: Getafe, Atletico Madrid, Rayo Vallecano e Leganes. Poi sei arrivato in Italia e per te subito un’esperienza alla Vibonese dove hai totalizzato due presenze e 1 goal. Poi a dicembre l’approdo ad Igea, 16 presenze e 3 goal. Purtroppo adesso con la rottura del crociato ti sei dovuto fermare. Innanzitutto come ti senti dopo l’infortunio? Raccontaci un po’ di te e dei tuoi inizi in Spagna. Dopo l’infortunio mi sento un po’ strano, è il primo della mia carriera e anche molto grave. Adesso non posso allenarmi purtroppo, la priorità è il riposo. Ho iniziato la mia carriera nelle giovanili del Getafe, squadra della mia città. Poi sono andato all’Atletico Madrid, ho giocato bene la prima parte di quella stagione ma poi sono stato oscurato da Garnacho che adesso gioca nel Manchester United. Dopo sono passato prima al Leganes, poi Rayo Vallecano dove ho vinto il campionato giovanile e poi nuovamente Atletico Madrid. In questa seconda esperienza all’Atletico ho trovato più spazio rischiando di andare a giocare in Serie B messicana. Purtroppo poi a causa di un malinteso con l’Atletico il mio passaggio in Messico non si è concretizzato. Perciò sono arrivato in Italia alla Vibonese prima e ora all’Igea.”
“Tra le tue caratteristiche ci sono: rapidità, velocità e dribbling. Insomma qualità da verso esterno offensivo. Hai sempre giocato in questo ruolo? A tuo parere in cosa dovresti ancora migliorare? Ho sempre giocato come ala offensiva sinistra, il ruolo che preferisco per le mie caratteristiche. Molte volte però sono stato schierato anche esterno e addirittura terzino. Sono convinto che ho ancora molta esperienza da raccogliere e perciò c’è anche tanto da migliorare come giusto che sia per un ragazzo giovane come me.”
“Come giudichi la tua stagione calcistica e quella della tua squadra? Ho giocato con l’Igea nel girone di ritorno e mi sento di dare una valutazione super positiva per come abbiamo affrontato tutti i momenti complicati. Abbiamo raggiunto l’obiettivo salvezza in fretta con ottimi risultati anche contro le squadre che hanno terminato la classifica in vetta. Giudico la mia esperienza personale con l’Igea con un nove. Con i miei goal ho dato supporto all’attacco della squadra e portato punti importanti. Penso di aver dato tutto all’Igea, mi sento parte integrante del raggiungimento dell’obiettivo che si è posta la società a inizio campionato.”
“Nonostante la tua origine spagnola ti sei adattato bene ai ritmi di gioco nella nostra Nazione. Chi ti ha aiutato di più sin dal tuo arrivo in Italia e com’è il rapporto con compagni e staff? Il calcio italiano non è molto diverso da quello spagnolo. Il primo periodo di adattamento l’ho vissuto alla Vibonese ed essendo una nuova realtà ci ho messo un po’. Poi mi sento di esser diventato più completo come giocatore qui all’Igea avendo avuto più opportunità di mettermi in mostra. Capire ciò che l’allenatore vuole da me e intendermi a pieno con tutti i compagni e lo staff mi ha aiutato ad esprimere il mio potenziale.”
“Come mai hai scelto di indossare la maglia numero 17? Ho scelto questo numero perché era tra quelli liberi, alla fine credo che un numero valga l’altro. Non ci faccio tanto caso.”
“Curiosità: all’Europeo di quest’anno tiferai Italia o Spagna? All’Europeo tiferò Spagna, è la mia casa. Sicuramente supporterò l’Italia, è la mia seconda squadra e spero possa fare bene.”
“Chi è il tuo idolo? Qual è il tuo sogno? Il mio idolo è Sterling, mi piace molto come giocatore e mi rispecchio nelle sue movenze. Il mio sogno nella vita è essere sempre una buona persona, dopo l’avventura calcistica resta sempre l’uomo prima che il giocatore. Sogno di arrivare in Serie A e di giocare un mondiale con la Spagna.”
(Fonte foto: Salvo Miano)