Per la rubrica “Under20” del girone I di Serie D, quest’oggi abbiamo intervistato Gabriele Amenta difensore in forza al Canicattì nato a Solarino il 9 agosto 2003. Gabriele è cresciuto nel settore giovanile del Monza, dove è stato allenato anche da Raffaele Palladino, per poi continuare la sua carriera in molti club di Serie D. Si è raccontato a noi in questa intervista:
“Gabriele Amenta, difensore classe 2003 del Canicattì. Hai iniziato la tua carriera con le giovanili del Monza, poi tanta esperienza in Serie D tra: San Luca, Lamezia, Palmese, Città di Sant’Agata e adesso Canicattì. Raccontaci un po’ di te e delle tue esperienze. Si ho avuto la fortuna di far parte di una società così importante come il Monza, è stata un’esperienza molto importante perché ha rappresentato la prima stagione fuori casa a soli 16 anni. Ho avuto anche la fortuna di essere allenato da due grandi mister come Riccardo Allegretti e Raffaele Palladino che oggi allena in Serie A proprio con il Monza e che devo ringraziare davvero tanto perché ha fatto crescere il mio bagaglio personale. Poi è iniziato il mio percorso in Serie D, il primo anno mi sono diviso tra San Luca e Lamezia, in quest’ultima si lottava per la vittoria del campionato anche se alla fine abbiamo disputato i play off. Poi il secondo anno è stato molto difficile a livello personale, ho iniziato a Palma Campania una piazza straordinaria ma alla seconda partita di campionato ho avuto un infortunio che mi ha tenuto fuori dal campo per ben 2 mesi e da lì non è stato facile. Poi mi sono spostato a Sant’Agata: un’ottima società per la crescita dei giovani dove si può lavorare con tanta tranquillità e serenità ma purtroppo lì ho avuto poca continuità. Adesso sono al Canicattì che ringrazio per avermi dato la possibilità di rimettermi in mostra dopo l’annata precedente che non è stata delle migliori.”
“Questa è sicuramente stata la miglior stagione, hai raccolto oltre 30 presenze con il Canicattì. Come la giudichi a livello personale e di squadra? Si è stata la mia annata più proficua infatti ringrazio nuovamente lo staff per la fiducia e per avermi fatto esprimere al meglio. Direi che la stagione è andata bene, nel girone d’andata siamo partiti benissimo solo che poi abbiamo pagato infortuni e squalifiche. Il girone di ritorno è stata la svolta: abbiamo raggiunto la salvezza con quattro giornate d’anticipo anche se resta un pizzico di rammarico perché durante il percorso abbiamo perso dei punti che ci potevano permettere di sognare in grande e puntare a qualcosa di più.”
“In carriera non hai sempre giocato come terzino sinistro come nella corrente stagione. Per te presenze come centrale di difesa e all’occorrenza anche centrocampista. Qual è il tuo ruolo preferito? Quali sono le tue migliori caratteristiche e quelle da migliorare? Penso che per un allenatore avere un giocatore duttile è un bene, tra difesa e centrocampo ho giocato in tutti i ruoli di destra e sinistra. Uno che mi piace fare tanto è il braccetto perché mi reputo molto propositivo, mi piace giocare, imbucare e puntare l’attaccante per creare superiorità numerica.”
“Chi ti sta aiutando di più dall’inizio della tua giovane carriera? Com’è il rapporto con i compagni, lo staff e la piazza di Canicattì? Devo tutto alla mia famiglia che mi è stata sempre accanto soprattutto nei momenti meno belli, sono i miei primi tifosi e mi seguono ovunque. Il rapporto con i miei compagni è fantastico mi sono trovato veramente bene dal primo giorno che sono arrivato e li devo ringraziare per tutto così come la società che si è resa sempre disponibile per qualsiasi cosa.”
“Qual è il tuo sogno? Come obiettivo ho quello di arrivare nei professionisti e darò tutto me stesso per realizzarlo.”
(Fonte foto: Vincenzo Lana)