Il clamoroso pareggio di Tarsia non è certo facile da digerire per il San Marco che, dopo una serie di pareggi che hanno rallentato la corsa verso la scalata della classifica, vuole a tutti i costi trovare il riscatto. Stando ai numeri della classifica, vediamo che la situazione è ancora gestibile, anche perché mancano ancora quattro giornate alla fine del girone di andata ed i punti alla vetta sono solo otto. Per quanto concerne la gara di domenica scorsa, che è costata tre turni di squalifica a Cipolla e due a Foresta ed a Nigro, mister Pacino non ha dubbi sulla netta supremazia in campo della propria compagine. «E’ stata una partita dominata dal San Marco sin dal primo minuto di gioco -ha sottolineato-, infatti abbiamo sempre giocato nella metà campo avversaria senza minimamente farli avvicinare alla nostra porta. I tre settori della mia squadra: difesa, centrocampo e attacco, erano ben solidificati e hanno fatto passare ben poco. L’arbitraggio non è stato certo dei migliori, anzi direi che è stato deludente e discutibile. La Prima Categoria, ultimo gradino prima di arrivare alla Promozione, merita arbitri e guardalinee di un certo livello, che osservano e puniscono quando c’è veramente bisogno. Si lavora in campo per ottenere risultati positivi e poi vedersi “puniti” ingiustamente lascia molto l'amaro in bocca».
Sulla linea del predominio in campo dei rossoblu è la stessa segretaria Lara Posterivo, la quale ha affermato: «Il san Marco ha dominato tutt'e due le frazioni di gioco e fino allo scadere del 90' la squadra ha lottato senza tregua. E’ una formazione ben fornita in tutti i settori e tra meno di un mese inizieremo a fare il conto alla rovescia perché inizia il girone di ritorno. Gli obiettivi che ci siamo prefissi ad inizio stagione restano da conquistare, noi speriamo di dare sempre il massimo e ottenere risultati positivi». Sulla prossima gara contro il Verbicaro possiamo solo prevedere che sarà molto accesa. I tirrenici, infatti, si trovano a sole 3 lunghezze dai normanni che, se dovessero vincere, li aggancerebbero nelle sfere alte della classifica. 

Emanuele Armentano