“E’ disastro ambientale” esordisce così il sindaco di Siderno Alessandro Figliomeni. Dalle sue parole emerge grandissima preoccupazione. Disperazione. “Non è possibile, dopo tanti sforzi, dopo aver mandato a regime il depuratore, dopo aver sudato e faticato moltissimo per tutelare il nostro bene primario eccoci servito un disastro notevolissimo”, “Sono mancati i controlli, ” . Nella denuncia del primo cittadino di Siderno s’intravede il punto del non ritorno per quella Locride che punta sul turismo. Più di 15 chilometri di costa pieni di catrame. Rischiamo di non rialzarci” Lavaggio di una grande cisterna o addirittura svuotamento? Emergenza ambientale e divieto di balneazione nelle marine di Siderno e di Locri. Il catrame spinto dallo scirocco è a riva. Ma altre chiazze d grandissime dimensione si stanno avvicinando minacciose. Il danno ambientale è serio, quello di immagine incalcolabile : centinaia di turisti sbigottiti rivogliono i loro soldi e imbestialiti non sanno con chi prendersela. Sanno solo che torneranno più da queste parti e fino a quando potranno faranno pubblicità negativa a questa zona. Questo è il vero danno per una Locride che sogna di vivere di turismo. Il danno riguarda anche per tutti quelli che vivono di pesca. Nel periodo più importante per la pesca locale, nella stagione delle Ricciole, lampuchi, dei tonni nella stagione della “traina” ecco il bel regalo di qualche armatore barbaro che di nascosto si è sbarazzato del carico pesante compromettendo una parte magnifica dello Jonio. La speranza è che il tutto si possa risolvere, la speranza è che certe forme di terrorismo possono essere individuate attraverso controlli importanti. Nel viso dei bagnanti emerge la disperazione. I due paesi sono in ginocchio
15 giorni fa è successa la stessa cosa all’isola d’Elba e il Ministero e il Governo hanno messo in atto procedure di pulizia specifiche che devono essere ripetute anche qui (rivieraonline.it)
sotto il servizio video di Antonio Tassone