Gioiosa Jonica nel derby torna il sorriso
Il derby della disperazione si è consumato in un pomeriggio estivo e davanti ad un è pubblico festoso ed appassionato di gente che non vuol mollare la categoria. Al contrario dentro il campo c’è preoccupazione e financo tensione. Da subito in second’ordine il fattore tecnico, quello tattico, ma solo tanto agonismo ed essenzialità. Malconci e molto giovanI gli ospiti che hanno perso molte pedine da dicembre ad oggi, mostrano un grande carattere ed ergono una diga dinanzi ai pericoli di un Gioiosa subito aggressivo. Dopo aver subito un paio di saette dalla distanza, sempre dalla distanza subiscono un uno-due micidiale con due tiri dal limite di Panetta e Ferrara. 11esimo e 16esimo. Secondo tempo, meno veloce del primo per via della decelerazione dei locali che consentono, anche, così, di ragionare agli ospiti che con Paparo riaprono il match dopo nemmeno un quarto d’ora. Il tempo volerà fino alla fine. Locali, attenti più a non rischiare dietro che osare in avanti.
Roccella è notte fonda
Il Roccella “viaggiante”, decisamente non va. Anche questa versione… due, cioè la nuova, senz’altro competitiva e sulla carta degna della categoria. Ripetiamo, allo sfinimento che il sodalizio jonico, inconsistente, giovane e addirittura talvolta raccogliticcio del girone di andata è stato completamente rifatto con giocatori quasi tutti provenienti da categorie di altre nazioni, di elevata serie. Eppure non basta. Non si è riusciti a calarsi nella parte. Eppure in casa, sembra l’ammazza campionato. Eccettuata qualche partita, ha pure vinto con risultati “tondi” con squadre di alta classifica. Anche ieri a Maida. Catanzaresi col dente avvelenato per la manita di Ardore ed in corsa per i play off, non fa sconti ad un Roccella in cerca di punti play out. Spareggi a rischio, anche se Pellaro perdendo in casa tiene accesa la flebile lucina per molte squadre. Domenica, arriva il Rosarno e poi si va ad Ardore le due, avversarie contro proprio oggi. Non sarà facile ma ci crede.