La situazione intorno al Locri sta tenendo banco da diverso tempo, quando Mollica esplicitò chiaramente la volontà di cedere. Ad attivarsi ed a presentare un progetto di rilancio del “cavallo alato”, con apposita conferenza stampa, è stato Ferdinando Armeni a rappresentare un gruppo di imprenditori e professionisti che vorrebbe creare un percorso socioeconomico con la squadra come motrice. Siamo andati ad approfondire ulteriormente quanto già espresso sabato scorso al quale si può aderire attraverso questo link.
Durante la conferenza di presentazione del progetto si è delineato un importante progetto di comunità, quali sono state le prime reazioni?
“L’idea ha riscontrato successo, almeno a parole, ancora non ho visto espressioni negative in tale senso, è un progetto diverso nel suo complesso che può portare benefici a tutta la collettività”.
L'iscrizione della squadra è subordinata alle adesioni a questo progetto e dunque alle sottoscrizioni?
“Purtroppo si, il gruppo che si è proposto con un’alternativa ha fatto già il suo in così breve tempo, ma il tempo non basta. Lo abbiamo detto sin dall’inizio che c’è buona volontà e voglia di non far perdere il titolo, per cui sarebbe necessario un corale impegno. Per questo abbiamo esposto il progetto alla collettività chiedendo e sperando in una semplice mano da parte di tutti, un click ed una donazione in un minuto e con l’aiuto di tutti si potrebbe raggiungere il risultato”.
Nella malaugurata ipotesi non si raggiungesse una quota minima chi ha già versato verrebbe rimborsato?
“Certamente, è tutto tracciato, quindi, non dovessimo riuscire ad avere un riscontro tale da permettere iscrizione ed estinzione debiti ci sarà la totale restituzione dell’importo donato”.
Guardando al futuro con ottimismo i primissimi passi organizzativi, in ambito tecnico, che leve andrebbero a toccare?
“Con lo spirito di fiducia e con programmazione, stiamo lavorando parallelamente su tanti fronti, perché è giusto far comprendere il progetto sino in fondo. Abbiamo individuato uno staff di chiara matrice locrese ed un gruppo di lavoro per lo sviluppo della parte tecnica, sia di prima squadra che di settore giovanile, mettendo al centro figure legate alla città ed al calcio Locri.
L'idea è espandibile al comprensorio?
“Certamente, se il progetto dovesse funzionare tutti ne potrebbero godere, questo messaggio purtroppo passa in sordina ma è la realtà”.
Quale data limite vi siete dati per realizzare il tutto?
"Nello spirito della correttezza che ci ha contraddistinto, prima avevamo pensato al 10 luglio, ma visto l’andamento delle donazioni (buonissime nel lungo periodo visto che giriamo a circa 1000 euro al giorno, ma non sufficienti in questa fase) per essere onesti ancora di più con tutti abbiamo ridotto il tempo al 5 luglio, per via delle “lente” donazioni che stanno giungendo. Ringrazio fortemente chi senza sé e senza ma ha creduto a questa idea ed infatti sul sito internet della squadra le abbiamo “valorizzate”.
Il progetto, oltre la possibilità di avere imprenditori al fianco, vuole far affiancare la squadra a quanta più gente possibile, con un semplice abbonamento, da qui scaturisce il contributo minimo di € 50.00, per l’obiettivo dei 12.000 leoni, che stanno a raffigurare il “dodicesimo uomo” in campo. Nessuno, e dico nessuno, ha promesso nulla, si è solo avanzata una formula che potesse creare entusiasmo ed interesse. Con la società e il presidente Mollica ne abbiamo parlato più volte e avevamo chiesto di poter tentare.
Purtroppo a volte è più semplice sconfessare anche il lavoro di molti piuttosto che trovare una strategia. Abbiamo con il cuore e la faccia provato a trovare una soluzione mentre notavamo un immobilismo preoccupante. Locri è dei locresi ma va dimostrato.
Ribadisco, sinceramente, dato l’andamento delle donazioni, lento per le circostanze di tempo che abbiamo per saldare le spettanze ed avere le liberatorie, tagliamo il tempo, quindi se entro il 5 luglio non ci sarà un grande impennata purtroppo non si potrà dare corso a quanto ipotizzato ed i sogni di un futuro diverso cadranno. Non abbiamo chiesto un “azionariato” ma il semplice acquisto della tessera (che porta grandi vantaggi) e con altri contributi, altre risorse anche nostre e di imprenditori al nostro fianco, si può ancora sperare".
Cosa accadrà quindi nell’immediato?
"Non dovessimo farcela non lo vivrei come un fallimento perché chi ci prova non esce sconfitto, un fallimento è non averci provato. L’Avvocato Mollica da marzo ha espresso il pensiero di voler lasciare, ma nessuno si è recato da lui per parlare. Noi, nel nostro piccolo, abbiamo provato a creare una trattativa proprio mentre la squadra stava per essere spostata da Locri, noi siamo piccoli in confronto a tanti “giganti” eppure abbiamo espresso un sogno, un progetto, una programmazione. Purtroppo con i like e le pacche sulle spalle non si pagano le spettanze, forse non siamo stati in grado di trasferire adeguatamente l’enfasi del progetto.
Le eccellenze di Locri, per l’Ac Locri, devono essere al centro del meccanismo (vedi in primis lo staff tecnico e settore giovanile su cui volevamo puntare), sostanzialmente si vuol tentare di dare linfa e vigore nuove alla nostra collettività.
Abbiamo anticipato i tempi, cosi, adesso chi ha potere, voglia, più forza economica e passione vera può benissimo prendere la squadra (non accetto nemmeno che mi si dica che è tardi perché ripeto nessuno si è fatto avanti con vere proposte oltre noi), ho sentito tante voci di gruppi, ma nessuno si è esposto palesemente, quindi se non c’è un “compratore” come fa una parte a vendere?
Qualcuno dirà ci voleva più tempo, rispondo che non ci credo, chi ha voluto ha donato, ci ha messo un minuto, basterebbe che lo facessero anche 1.000 persone.
Vedremo cosa accadrà fino a domani e poi si valuterà. Grazie a tutti".
