Con l’ufficialità dei cinque under obbligatori nel campionato di serie D, impazza il mercato estivo, con tutte le squadre impegnate nella ricerca di giovani talenti, che incideranno in modo decisivo sul campionato. In questa giungla, cerca così di ritagliarsi un suo spazio anche il giovane Marco Tarzia, classe 1991,aspirando ad un campionato di categoria superiore, incoraggiato dall’ottimo campionato di promozione calabrese, disputato con l’A.S. Sersale del Presidente Borelli. Inizia giovanissimo con la scuola calcio del suo paese, dove un giovane allenatore di nome Sonny Barbuto, viste le sue doti di corridore,lo lancia sulla corsia di sinistra, poi tutta la trafila dai pulcini ai giovanissimi con il Catanzaro Lido dei fratelli Caglioti, che sono gli artefici della sua vera iniziazione calcistica e che culmina con la quasi finale regionale giovanissimi, una squadra in cui militavano oltre Tarzia, i vari Iemmello, Fiorentino,Errigo, Miniaci ed altri. Si aprono le porte del Crotone calcio, che attraverso uno stage seleziona il promettente Marco per le sue giovanili, ma lui sceglie, sbagliando, di indossare i colori giallorossi del Catanzaro, per inorgoglire il suo tifosissimo nonno e per cercare di ricalcare le orme di suo zio Borrello. Purtroppo cade anche lui nella disorganizzazione ed incapacità tecnica di un settore giovanile, che dopo i fasti di Sacco, Leotta, Davoli e Guarnieri non riesce a fare emergere i giovani ,specialmente locali, facendoli diventare “giovani emigrati del calcio”. L’estate scorsa,durante un torneo di beach soccer sulle spiagge di Catanzaro Lido,viene notato da mister Giuseppe Rosati che subito lo sceglie, seppur ancora non fuori quota, per il suo Sersale. La compagine giallorossa disputa un campionato ad altissimi livelli, tanto da sfiorare i play-off, anche il giovane Tarzia contribuisce, sotto l’attenta guida di mister Rosati, in modo considerevole, allo spumeggiante campionato, esprimendo, a detta di molti, il miglior gioco della promozione girone A. Infatti, sulla catena di sinistra, l’appena diciassettenne, si appropria della maglia numero tre e la fa sua per tutto il campionato,facendo registrare ben 28 presenze. Un terzino sinistro dai piedi buoni, che anche se il più piccolo, diventava punto fermo di questa squadra, dove calciatori di esperienza come Vasile, Longo, Anellino, Centola e i fratelli Zoffreo contribuiscono alla sua crescita tecnico-tattica ed al raggiungimento di quella maturazione necessaria per affrontare un campionato così difficile come quello di promozione. Il suo ottimo rendimento e la sua giovane età lo rende appetibile a squadre di categorie superiori. Partecipa, con ambizione, allo stage del Sambiase e desta subito un’ottima impressione, per personalità, concretezza, pulizia di gioco e duttilità in vari ruoli difensivi, tanto da non sfuggire al pragmatico e navigato mister Aita ed al suo staff. Rivisto ed apprezzato per ben due volte, rientra tra i cinque o sei 91 selezionati e spera di poter interessare concretamente alla dirigenza Sambiesina e raggiungere un accordo. Da sottolineare il suo “svezzamento” in un campionato di promozione, su campi “caldi”,dove ben otto sono gli over, molto esperti e furbi e che usano tutti i mezzi possibili ed immaginabili per il raggiungimento del risultato. Appare evidente sottolineare la diversa maturazione tra un giovane che arriva da un settore giovanile ed un giovane che, invece disputa un campionato di promozione o eccellenza ,dove si è confrontato con navigati giocatori, elemento che lo rendono maggiormente formato in prospettiva e pronto per il salto di qualità. Sicuramente Tarzia sembra, se dovesse andare in porto l’ipotesi Sambiase, di essere attaccato solo ai colori giallorossi, strane coincidenze.