NON CI METTIAMO SOLO IL CUORE, MA ANCHE TANTA PASSIONE E PROFESSIONALITÀ

DIRITTO DI REPLICA E PRECISAZIONI

Articolo apparso nella serata del 25/maggio/2009 sul sito internet de Il Nolano (www.ilnolano.it) che porta il titolo “A Rossano accoglienza senza cuore” a firma di Vincenzo Capezzuto.

 

NOLA - Una nota pubblicità recita che in Calabria ci mettono il cuore. E non ci sono dubbi che sia così, almeno in gran parte della bellissima regione del sud Italia. Anche se, a Rossano, forse qualcuno la pensa diversamente. Pare infatti che, nella partita disputata dal Nola sul campo dei calabresi del Rossano, sia stato negato l’accredito al presidente dei bianconeri Visone e alla sua famiglia che, con la signorilità che lo contraddistingue non ha battuto ciglio e ha pagato il biglietto. Un’accoglienza che di certo, non è stata fatta col cuore. Anche perché sembra anche che al Nola sia stata negata anche la possibilità di introdurre bottiglie d'acqua all'interno dello stadio. Il magazziniere del Nola si è dunque dovuto attrezzare, prelevando alcune bottiglie d’acqua sull’autobus che dovevano essere utilizzate in caso di emergenza e che sono state poi distribuite. Ma non solo. Sono addirittura state perquisite le borse della moglie del presidente Visone e della madre del giocatore bianconero Raffaele Pucino. Un trattamento dunque, quello riservato al Nola e all’intero staff dirigenziale che, di certo, non è stato fatto col cuore. – Vincenzo CAPEZZUTO 25/05/2009

 

Non ci mettiamo solo il cuore, ma anche tanta passione e professionalità. Ci preme ritornare, in modo doveroso, sull’articolo apparso nella serata di ieri sul sito internet de Il Nolano (www.ilnolano.it) che porta il titolo “A Rossano accoglienza senza cuore” a firma di Vincenzo Capezzuto. Nel servizio, che racconta una cronaca sbiadita e poco attinente ai fatti accaduti, il sodalizio del Rossano è stato accusato di essere stato poco ospitale con la dirigenza e lo staff tecnico della società Nola, ed in generale con tutti gli ospiti campani presenti domenica scorsa allo stadio “Stefano Rizzo” di Rossano, in occasione della gara di andata semifinale playoff nazionale.

Accrediti negati, perquisizioni, negazioni… un panorama quasi apocalittico quello descritto nell’articolo, con la escogitativa e rigorosa formula del sembra che…, che è in contraddizione con risaputa signorilità, sempre palesata e riconosciuta da tutti, dell’entourage rossoblu presieduto da Alfonso Guerriero e Cataldo Carrozza.

 

Ed allora, partiamo subito dalla vicenda legata alle perquisizioni avvenute nell’antistadio. Solo le forze dell’ordine sono nelle possibilità di poter procedere ad effettuare tali operazioni, che sono ormai di routine ai varchi di ogni struttura sportiva in occasione di grandi eventi calcistici siano essi di Serie A o Terza Categoria. Una pratica legale, quindi, che se avvenuta non è di certo imputabile alla società del Rossano e sicuramente mirata alla pubblica sicurezza. Ed allo stesso tempo ci auguriamo che la stessa e premurosa attenzione, organizzata nei minimi dettagli, profusa dalle Forze dell’Ordine domenica scorsa allo stadio “Stefano Rizzo” di Rossano in occasione del match Rossano-Nola, venga preparata ed allestita anche in vista della gara di ritorno nella cittadina campana.

 

 

Urge, anocra, una precisazione riguardo il mistero delle bottiglie d’acqua che, secondo la personale disamina dell’articolista non supportata da alcuna prova, pare non siano state fatte entrare sul fronte dei tifosi Nolani. Il flusso ai varchi d’ingresso della tribuna “Crosetto” (ospiti) ed i relativi dinieghi di introduzione di possibili oggetti contundenti, lo ripetiamo, è stato regolato dalla Polizia di Stato. Tra le altre cose vogliamo ricordare che, tra il primo ed il secondo tempo della gara, sono state distribuite ai tifosi nolani, assiepati sugli spalti, bottiglie d’acqua prelevate anche dalle scorte del magazzino rossanese e consegnate, fianco a fianco, dai collaboratori del Nola e del Rossano.

 

In ultimo, il caso nato, o fatto nascere, attorno agli accrediti. La società dell’Ac Rossano 1997 ha rilasciato n.10 accrediti alla dirigenza del Nola ed ha permesso l’accesso gratuito alle tribune ad una ventina tra tesserati e dirigenti della società ospite, non facendo alcuna distinzione di ruoli e cariche. Ma non è tutto. In qualsiasi evento sportivo che si rispetti, a tutti i livelli di ogni ordine e grado, l’attribuzione di accredito va gestita nei giorni precedenti all’incontro, facendo esplicita richiesta scritta alla segreteria della società ospitante. Norma, questa, che vale per carta stampata, tesserati federali e società sportive. Una procedura, però, che non è stata eseguita dalla società Nola e che purtroppo, con nostro sommo rammarico, ha portato disguidi di cui solo ora ne veniamo a conoscenza.

 

Insomma, un quadro catastrofico dipinto dal giornalista, che in realtà non ha che partorito un topolino. A fine gara, in realtà, a parte qualche scintilla nata tra i giocatori di entrambe le squadre e dovuta soprattutto al grande tasso agonistico visto in campo, tra le due società si è vista tanta cordialità e rispetto. Tant’è che lo stesso presidente del Nola, Gianfranco Visone, con molta gentilezza ha ringraziato la società del Rossano per l’ospitalità ricevuta; ed in tutta sincerità non ci è sembrato di notare dell’ironia amara nelle parole e sul volto del massimo dirigente della compagine bianconera.

 

         Al giornalista Vincenzo Capezzuto ed nel complesso a chiunque voglia discreditare la nostra condotta, invece, vogliamo ricordare che, storicamente, l’ospitalità è gloria e vanto della Città di Rossano. Non sono fandonie o frasi campate in aria. L’ospitalità scorre nel Dna dei calabresi e nel tessuto sociale dei rossanesi in particolare. Basti pensare che la Città di Rossano ha dato i natali a San Nilo Abate, protettore dei forestieri e dei valori dell’ospitalità. Non permetteremo ne a Lei, sig. Capezzuto, né a nessun altro di infangare il buon nome che la realtà sportiva rossanese ha costruito in cento anni di storia calcistica in quanto ad accoglienza e cordialità. I tifosi e la squadra nolana, a Rossano, sono stati accolti tra gli applausi del pubblico rossoblu con tanto di ringraziamento formale, da parte dello speaker, ad inizio gara; oltre che al trattamento rituale che solitamente la nostra società riserva agli ospiti ed alla terna arbitrale (fiori, dessert, acqua…). Allo stesso tempo, in chiosa, pensiamo che quanto riportato nell’articolo siano solo personali illazioni, mirate ad innervosire e ad alterare gli animi in vista della gara di ritorno.

Ci dispiacerebbe assistere ad un “non spettacolo”.