Oggi termina il mio cammino con l’AC MORRONE, un cammino durato due anni e ricco di emozioni e soddisfazioni sportive.
E’ stato un rapporto vero, un amore appassionato e che niente e nessuno potrà cancellare mai dal mio cuore e dalla mia mente.
Ero arrivato a sorpresa e in un punta di piedi due anni fa e allo stesso modo sento di dover andare via.
Tanti sono i sentimenti che affollano la mia mente , ma quello più grande e che sento di voler comunicare è quello della gratitudine per chi mi ha voluto qua e mi ha permesso di vivere questa intensa e bellissima avventura sportiva.
Penso in primo luogo al direttore Marco Chiappetta che mi ha portato alla Morrone, ma allo stesso tempo sento di dover doverosamente ringraziare tutta la dirigenza, il direttore sportivo e lo staff che mi ha supportato in questi due anni.
Un pensiero speciale voglio rivolgerlo a tutto il team dell’Academy Morrone al quale ho affidato calcisticamente mio figlio e che ho sempre sentito particolarmente e affettuosamente vicino.
Infine, ma ovviamente non per ultimi, un ringraziamento speciale a tutti i ragazzi che in questi due anni meravigliosi ho avuto il privilegio di allenare. Vorrei nominarli uno per uno, ma ovviamente non posso farlo qua, solo mi auguro che il loro percorso sportivo sia ricco delle soddisfazioni che meritano.
Alla Morrone credo di avere dato tanto, tutto me stesso, in termini di impegno e dedizione senza mai lesinare nulla e spesso subordinando i miei interessi a quelli della società, ma allo stesso tempo credo di aver ricevuto tanto, anzi credo di più e per questo sarò sempre e solo riconoscente.
Venivo e continuo ad appartenere ad un mondo diverso, quello della periferia e dei campi spellacchiati e polverosi, del tifo sulle tribune, del dilettantismo puro e della birra a fine allenamento .
Ho incontrato e vissuto due anni di calcio vero e professionale, dove tutto viene programmato e organizzato e dove un allenatore può e deve davvero pensare solo ad allenare, venendo messo nelle condizioni ideali per farlo.
Ho imparato a conoscere ed apprezzare una dimensione lontana dal mio modo di essere, ma sempre più importante nella vita e nello sport : quella dell’immagine, dei social, della comunicazione .
Ora dopo due anni, sento che il trasporto, la passione e il sentimento che ha contraddistinto il nostro legame stia lentamente scemando e la voglia di continuare il percorso non è vissuta dalle parti con l’entusiasmo di sempre.
Ma la mia bella avventura di sport e affetto con e per la Morrone non merita di essere vissuta in un modo diverso, meno appassionato e convinto, da quello che è stato e per questo credo sia arrivato il momento opportuno di fermarsi.
Per rispetto della mia persona e di tutto l’ambiente Morrone.
Da oggi la Morrone e i miei ormai ex splendidi giovanotti hanno un tifoso in più, il loro vecchio allenatore, che augura tutto il bene e la fortuna possibile per il futuro.