Con tredici punti si presentò il Locri al “S. Nicola” all’andata. Un girone dopo sono 26 totali ed al 90esimo tali restano.
Da Bari al Bari c’è stato un mondo in mezzo e la sfida di oggi va “spacchettata” in più parti per darle un senso.
Si parte da una splendida cornice di pubblico, con due tifoserie da una parte e dall’altra che si fronteggiano con colore, suono e calore. Si passa al campo e qui si confermano diverse evidenze, la prima è che il Bari è una strepitosa “banda di solisti”, ma è lontana dall’essere orchestra e questo salendo di categoria va corretto.
Il Locri invece, a prescindere dall’avversario, dimostra sempre i soliti limiti, perché c’è sempre il gol sbagliato, c’è sempre il gol subito su calcio d’angolo, c’è anche la sostituzione che per l’evoluzione della partita appare poco comprensibile e se a questo si aggiunge che tra i nuovi arrivi Trombino non parte mai titolare e Cosentini è sparito dai radar, allora più di un tremolio può scorrere lungo i nervi dei tifosi del Locri che, tra l’altro, iniziano a fare l’abitudine al calo, evidente e quasi sempre letale della squadra, nel secondo tempo e tutte queste criticità, prescindono dalla caratura dell’avversario.
Per quanto riguarda la partita, spiccavano le assenze di Brienza per i galletti, in casa del “Cavallo alato” i rimpianti erano tutti per le assenze di Caruso e Pagano tra i migliori giocatori a disposizione in rosa, ma nonostante ciò il Locri ha avuto una partenza sbarazzina non avendo alcun timore reverenziale dei galletti e se è vero che il primo sfondamento è di Floriano, all’8’ è bella l’accelerazione di De Marco che dopo 70 metri di corsa libera una conclusione respinta da Manfrella che finisce a Carbone il quale manda alto.. Al 23’ è il Bari a provarci con Pozzebon prima murato in angolo e poi fermato da Manno sugli sviluppi dello stesso. Il Locri comunque resta sul pezzo e Russo al 26’ sfiora il gol sugli sviluppi di una punizione.
La ripresa per gli amaranto parte subito male, al 4’ arriva un corner per il Bari e sull’azione che ne segue Di Cesare mette la palla in rete. A quel punto il Locri praticamente esce dal campo, inoltre perde la profondità di Fania sostituito da Pannitteri, volenteroso ma senza un riferimento da servire e quindi è la formazione pugliese a prendere coraggio e già al 15’ Piovanello sfonda servendo Hamlili il quale manda alto. Al 23’ bellissima discesa di Neglia a destra ed altrettanto bella è la conclusione al volo di Piovanello che deposita out, sono solo le prove del gol che arriva al 27’. Neglia accelera e scambia con Simeri che con un tocco morbido centra il raddoppio ed è sempre Neglia al 31’ a regalare la palla giusta a Floriano che nobilita al meglio una partita da urlo. Per il Bari adesso la C diventa questione di tempo, il Locri, invece, entra ufficialmente in zona play out e lo fa con la peggiore difesa del campionato che ha subito ben 40 gol, la metà dei quali nelle ultime sette giornate dove anche in tema di reti realizzate non c’è molto di che stare allegri con sette gol realizzati nelle partite disputate nel 2019.
Tabellino
Locri: Manno 6, Costabile 5.5, Russo 6, Carbone 5 (29' st Trombino 5), Fania 6.5 (11' st Pannitteri 6), Libri 6 (21'st Siano 5), De Marco 5 (42'st Bruzzese sv), Larosa 6, Biancola 6 (11' st Baccillieri 6), Strumbo 6, Condomitti 6. All. Pellicori 4,5
Bari: Marfella 6, Mattera 6, Di Cesare 7 (43'st Cacioli sv), Floriano 8 (34' st Nannini sv) Hamlili 7 (42' Langella), Neglia 7,5, Bianchi 6 (39' st Turi sv), Piovanello 7, Quagliata 6,5, Bolzoni 6, Pozzebon 6,5 (14' st Simeri 7). All. Cornacchini 6
Arbitro: Gallipò (Firenze) Assistenti: Raus e Faini (Brescia)
Marcatori: 49’ Di Cesare, 72’ Simeri, 76’ Floriano (B)
Ammoniti: Di Cesare, Bianchi, Hamlili (B), Costabile (L)
Note: Spettatori: 3000 circa. Rec: 3+4 Angoli: 5-11