Pesante sazione nei confronti di Giovanni Battista calciatore della Deliese che secondo quanto scritto dal Giudice Sportivo durante la gara ha colpito ''volontariamente con il gomito sul petto '' l'arbitro Ursano della sezione di Catanzaro. Un'azione che ha portato ad una squalifica fino al 14 Novembre 2019.
La società difenfe il suo calciatore "ragazzo modello" ed annuncia il ricorso alla giustizia ordinaria per dimostrare come la relazione di fine gara risulti mendace.
Di seguito il comunicato della società inviato alla nostra redazione
Noi non ci stiamo!!!!
Quando una squadra di calcio si iscrive al campionato di competenza si accetta incondizionatamente il regolamento del gioco del calcio. Questo però non contempla l’accettazione di tutto ciò che sia pura invenzione soggettiva di una persona che dovrebbe essere il paladino delle regole stesse all’interno del terreno di gioco ( arbitro). Quello che il “signor “ Ursano di Catanzaro ha dichiarato nel referto di Deliese - San Michel del 7 novembre scorso è pura immaginazione, dettata probabilmente dalla sua onnipotenza dategli dal suo ruolo. Noi non accettiamo che a sua causa un nostro ragazzo riconosciuto in tutti gli ambienti ( scolastico,sportivi e anche nel sociale) come un ragazzo modello debba subire l’ingiustizia di non poter svolgere quello a cui teneva di più x 6 mesi. Ora noi ci domandiamo , se a lei “signor “ Ursano veniva preclusa la possibilità di arbitrare o di correre ( altra sua passione) senza motivi oggettivamente validi come si sentirebbe?
Noi conosciamo già la risposta perché la vediamo ogni giorno sulla faccia del nostro ragazzo. Sappia però che sia la famiglia di Giovanni sia noi come società non ci fermeremo qui. Pur accettando nostro malgrado le decisioni della giustizia sportiva, forviata dalla sua relazione mendace, ci rivolgeremo alla giustizia ordinaria. Li tutte le persone che hanno assistito alla sua sceneggiata potranno testimoniare,sperando che chi di dovere le precluda la possibilità di continuare a fare ciò che ( oggettivamente) secondo noi non è in grado di fare. Per concludere vorremmo invitarla di guardarsi allo specchio ogni tanto ma non per specchiarsi, ma per domandarsi se ha la coscienza a posto. Purtroppo anche qui conosciamo la risposta.
Lei si definisce paladino dello sport e della legalità, però purtroppo, per lei, quando questa storia finirà ( la legge italiana è lenta ma inesorabile) sarà smascherato e il nostro Giovanni avrà finalmente giustizia.
ASD Deliese