Il Locri saluta Roccella da imbattuto. 0-0 col Messina
Il Locri saluta Roccella da imbattuto. 0-0 col Messina

Locri: Pellegrino 8, Mazzone 6 (28' st Libri 6), Coluccio 7, Comito 6.5, Caruso 6,5 (31' st Tedesco sv), De Marco 5.5 (24' st Angotti 6.5), Pirrone 6, Pagano 6.5, Strumbo 7, Condomitti 6.5, Pannitteri 6. All. Scorrano 7

Messina: Ragone 6, Dascoli 7, Barbera 6, Cossentino sv (4' pt Russo 6.5), Porcaro 7, Traditi 6.5, Arcidiacono 7.5, Biondi 6.5 (40' st Bossa sv), Gambino 5, Genevier 6.5, Petrilli 7 (30' st Rabbeni sv). All. Biagioni.

Arbitro: Piazzini (Prato)

Assistenti: Mazzuoccolo-De Falco (Nola).

Ammoniti: Arcidiacono, Biondi (M), Comito (L)


 

Verosimilmente il Locri si congeda da Roccella Jonica e dal “N. Muscolo” da imbattuta, contro la Cittanovese, il 14 novembre, è prevista la riapertura del “Comunale”. Dopo Bari, è arrivato subito il Messina a testare la tenuta e la forza degli amaranto ed alla fine lo 0-0 maturato sotto la pioggia battente può essere salutato con soddisfazione dai ragazzi di Scorrano.

Sugli scudi Pellegrino che oltre a parare un rigore (il secondo in campionato al 10’ della ripresa su Gambino), compie due interventi spettacolari nel secondo tempo, su Arcidiacono prima e su azione d’angolo poi che valgono ampiamente una marcatura. Bene anche la prova di Strumbo e Coluccio impeccabili in difesa.

Nonostante budget e tassi tecnici diversi, comunque, il Locri ha tenuto bene il campo ed in almeno due occasioni Pannitteri poteva fare male a Ragone, ma in un caso il giovane attaccante figlio d’arte (il padre giocò l’ultimo Locri-Messina con i colori biancoscudati) sciupa malamente un bel triangolo portato avanti da De Marco e Caruso, poi lanciato dalle retrovie brucia Barbera sulla sinistra e conclude a fil di palo.

Forse un pari con reti avrebbe reso più giustizia alla partita e divertito maggiormente i presenti, ma alla fine questo pari consente ad entrambe di muovere la classifica e soprattutto il Locri potrà affrontare senza particolari ansie la prossima trasferta che opporrà il “cavallo alato” al Marsala.