“Per noi ogni partita è una finale. Adesso, del brusco stop di domenica scorsa, dobbiamo dimostrare maturità e personalità nel rialzarci subito”. È un Domenico Zito determinato quello che si presenta in sala stampa per la consueta conferenza del sabato. In vista c’è lo scontro interno contro la Sancataldese. Un match complicato, al cospetto di un avversario quarto in classifica e reduce da un periodo positivo. Insieme al tecnico, questa settimana, anche l’attaccante Carmelo Moio, che ha risposto alle domande dei cronisti rilanciando i temi della concentrazione e dell’intensità.
ZITO
“Abbiamo preparato questa partita con la solita attenzione ai particolari – ha spiegato l’allenatore giallorosso – e sono soddisfatto del lavoro svolto e della qualità messa in allenamento dai ragazzi. Siamo reduci da uno schiaffo pesante, ma il gruppo ha saputo analizzare con attenzione gli errori. Sono certo che domani faremo bene nonostante l’oggettiva forza dell’avversario”.
Come ha reagito la squadra alla sconfitta di Barcellona contro l’Igea Virtus?
“Ho visto una reazione positiva e di carattere – ha affermato Zito – ma la risposta l’avremo domani. Alla fine conta quello che succede in campo. In generale, credo che la lezione ci sia servita”.
Caratteristica negativa di questo inizio di stagione sono stati i cali di concentrazione in alcune fasi della gara.
“Queste pause ce le prendiamo in ogni partita – ha ammesso il tecnico – e non va bene. Rispetto agli scorsi anni il contesto è completamente cambiato. Gli avversari in Serie D sono tutti forti, organizzati e determinati nel fare calcio. Noi dobbiamo migliorare nella concentrazione. Siamo giovani – ha proseguito – ma questo non può più essere un alibi. Quando abbiamo giocato da squadra i risultati sono arrivati. Dunque, riprendiamo da dove avevamo lasciato, con maturità e concentrazione”.
Altro dato negativo, il numero eccessivo di ammonizioni e di espulsioni.
“Anche in questo caso l’errore è di concentrazione – ha analizzato il mister –. Ripeto, noi dobbiamo giocare da squadra”.
Con la gara di domani si apre un mini ciclo molto impegnativo. In fila, in sette giorni, le partite contro Sancataldese, Ebolitana e Paceco.
“Noi non guardiamo al calendario o alla classifica – ha chiosato Domenico Zito – ma pensiamo solamente al prossimo avversario. Ogni gara è per noi una finale da giocare con maturità e personalità. La Sancataldese è realtà organizzata, costruita su calciatori di qualità, che fa dell’equilibrio la sua caratteristica principale. In attacco, poi, hanno Ficarrotta in stato di grazia. L’attenzione deve essere tutta su questo incontro complicato”.
Con Gioia e Foderaro squalificati, ci sarà spazio per il turnover?
“I ragazzi sanno bene qual è la mia linea – ha scandito l’allenatore –. Chi dà maggiore affidabilità nel corso della settimana gioca. Dunque nessun turnover”.
MOIO
Solo una partita da titolare quest’anno per l’esterno d’attacco Carmelo Moio. Poi tanti spezzoni di gara e un lavoro importante negli allenamenti. Contro la Sancataldese mister Zito potrebbe inserirlo nell’undici di partenza.
“Veniamo da una brutta sconfitta – ha ricordato il calciatore classe ’97 – e di quella partita salviamo solo l’approccio dei primi 20’. Credo sia importante ripartire da quello scorcio di gara per poi migliorare tutto il resto”.
Sei stato protagonista in Eccellenza. Per te la sfida Interregionale che differenze porta rispetto al passato?
“L’Eccellenza ti permette più pause – ha sottolineato Moio – mentre qui i ritmi sono molto più alti e al primo errore vieni punito. È un campionato completamente diverso per qualità e organizzazione, senza dubbio”.
In questo avvio di stagione sono stati pochi i gol degli attaccanti giallorossi. Cos’è mancato?
“I gol ci sono stati ed hanno portato punti – ha puntualizzato l’attaccante giallorosso –. È vero anche, però, che alcune volte paghiamo la poca freddezza sotto porta. Domani, contro la Sancataldese, sarà una gara di equilibrio. Dovremo essere cinici e concreti senza sprecare nulla. In generale, la Cittanovese dovrà mettere in campo intensità e concentrazione. Quando lo facciamo diventiamo temibili sotto ogni punto di vista”.