Programmazione, giovani e solidarietà. Il Bocale Admo raccontato da Filippo Cogliandro
Programmazione, giovani e solidarietà. Il Bocale Admo raccontato da Filippo Cogliandro

In vista del derby reggino, abbiamo contattato Filippo Cogliandro per farci raccontare un po' di quelle che sono le speranze ed i progetti del Bocale Admo che da qualche settimana è senza dubbio la squadra più in forma del girone B di Promozione. Buona lettura.

 

Presidente si avvicina il derby contro la Pro Pellaro. E’ vero che gli avversari sono tranquilli, ma partite come queste portano un carico emotivo che va oltre la situazione di classifica. Che cosa si aspetta da questo match?

Inizio con il complimentarmi con la Pro Pellaro che ha disputato un ottimo campionato. I fratelli Sergi, con cui sono buonissimi i rapporti, hanno fatto un grande lavoro per garantire un torneo importante alla squadra che con l’entusiasmo della matricola ha dimostrato grande cinismo grazie anche all’amalgama positiva trovata dal nuovo mister. Tutto ciò ci fa, quindi, temere questo derby che potrebbe essere insidioso. Comunque noi ci stiamo allenando con grande intensità certi che daremo vita ad una match piacevole per noi e per il pubblico ed ovviamente la speranza per noi è quella di prolungare il buon momento.


 

Per quanto riguarda il campionato, il Bocale nell’ultimo periodo, soprattutto dopo l’altro derby con l’Aurora, ha avuto un cambio di passo netto. E’ più la gioia per aver ritrovato le forze per far paura a tutti o il rimpianto per una prima parte di stagione che ha compromesso la possibilità di lottare fino alla fine per il salto di categoria?


Rimpianti ed espisodi casuali ce ne sono tanti. E’ stato un mix tra sfortuna ed alcune discordanze di vedute tra rosa e vecchio staff tecnico a creare questo ritardo. L’avvento di Lo Gatto, che già ben conosce l’ambiente avendo allenato la squadra anche in Eccellenza con risultati incredibili (16 pareggi e la quinta difesa) nonostante la retrocessione, era l’arma migliore per risalire la china. Del resto dall’ottavo posto siamo arrivati al quarto e probabilmente giocheremo l’unico playoff. I risultati raccolti non sono un caso e tutto è partito proprio dal match con l’AuroraReggio che oggi avrebbe un sapore diverso. Comunque i gialloblu restano la sorpresa nonché la squadra più completa affrontata fino ad oggi in stagione.


 

La vostra società cura molto il settore giovanile ed ha a disposizione una bella struttura. Quanto conta per fare bene e con tranquillità la combinazione di questi due fattori?


La struttura conta tantissimo. I 12 anni di gestione concessi dal comune di Reggio Calabria li dobbiamo sfruttare al massimo per produrre più talenti possibili che possono dare lustro a noi e loro stessi. In questa stagione grazie ad Enzo Bevacqua, Giovanni Saviano ed Anna Festa il settore giovanile è in crescita non solo con la juniores, uscita in finale playoff, con gli allievi il campionato sta andando benissimo sia nel provinciale che nel regionale. Oltre al campo abbiamo investito anche su un pullman da 30 posti per dare ai ragazzi la possibilità di frequentare il nostro centro sportivo. La programmazione è il futuro e lavorare così sui giovani dovrebbe essere la normalità.


 

Un pensiero sintentico sulle due reggine di Eccellenza. Secondo lei ce la faranno a mantenere la categoria?

Il GallicoCatona dovrebbe farcela nonostante l’ultimo periodo difficile. Per la ReggioMediterranea è un po’ più dura, ma l’ambiente gialloblu ha le forze per salvarsi, conoscendo i valori di società e squadra, penso che anche tramite i playout ce la faranno poiché più forti di quello che la classifica dice.

 

Ultima battuta su questa unione, meritoria, tra la società Bocale e l’Admo. Continuerà il sodalizio? Ma soprattutto cos’altro può e deve fare il calcio dilettantistico per incidere così positivamente nella società?


Non posso non premettere il mio grazie alla responsabile ADMO la signora Emanuela De Lorenzo. Questo progetto è un orgoglio per noi e soprattutto per me che l’ho voluto fortemente. Questo connubio, per quanto mi riguarda non terminerà mai. Non c’è uno scambio economico, c’è quello sociale che è ben più importante. L’unione è nata grazie al frequentare questa realtà, programmando piccoli tornei, che mi ha fatto capire come aiutare il prossimo dovrebbe essere un dovere morale per tutti. Parliamo di vita e dobbiamo tutelarla in tutti i modi! Il Bocale è l’unica squadra in Italia a fregiarsi del titolo ADMO nel suo nome ed è un riconoscimento importante. Ogni anno cerchiamo di trovare sostenitori per l’associazione. Negli ultimi due anni abbiamo avuto gratificazioni da 24 persone e speriamo che il numero aumenti anche grazie alle attività svolte. Siamo vicini anche agli “Angeli Bianchi” che è una Onlus che tratta pediatria infantile e cerchiamo di aiutarli per mantenere sempre alta la soglia di attenzione.