TAURIANOVA -- Era una gara da vincere, invece alla fine è venuto fuori un pareggio che lascia l'amaro in bocca, specialmente alla Taurianovese che aveva ambizioni diverse. Voleva ottenere il bottino pieno per allontanarsi dalla zona calda della classifica, invece i giallorossi di casa (ieri in tenuta bianca) si sono fatti imbrigliare da un Acri attento e ordinato. Non è stata una bella partita. Inguardabile per lunghi tratti con la Taurianovese poco ispirata e sofferente dinanzi a un avversario perloppiù votato in difesa e spesso ai raddoppi di marcature che sapeva, comunque, come attaccare per dare respiro al proprio reparto arretrato. Certo, l'assenza di Giovinazzo ha pesato sul fronte avanzato della Taurianovese, dove gli attaccanti sono rimasti nell'ombra. Tant'è che i pericoli maggiori per il bravo portiere Mauro sono arrivati da conclusioni da lontano e per giunta dal centrocampista Vizzari prima e dal difensore Startari poi. Esaltate le doti dell'estremo difensore ospite, autore di due pregevoli interventi. Probabilmente sui bianchi ha pesato pure l'infortunio del difensore Perna che ha costretto il duo Sisinni- Russo ad apportare delle sostanziali modiche all'assetto tattico. Senza Perna, sostituito da Leonardis, finito in avanti, è stato fatto indietreggiare sulla linea degli altri difensori capitan Andreacchio con conseguente accentramento nella zona nevralgica di Rossetti. Il baby di casa, al debutto dall'inizio, è stato protagonista di una prestazione eccellente, ma sfortunato perché ingiustamente ammonito dall'arbitro per un fallo di gioco, al posto di un suo compagno di squadra. Un pareggio meritato però per l'Acri che esce indenne dal San Martino. I rossoneri del Pollino hanno fatto la loro onesta partita, pur accettando che il pallino del gioco rimanesse a lungo in mano all'avversario, subendo il giusto. Poche le azioni da gol in tutto l'arco dei novanta minuti. Portieri inattivi nel primo tempo. Al 43' del pt Manglaviti si è mostrato altruista, quando anziché concludere direttamente a rete davanti a Mauro ha appoggiato per l'accorrente Guerrisi in evidente ritardo. La ripresa è un'ipotesi di pressing locale sostenuto dal cuore ma di rare illuminazioni, complice la robusta opposizione dell'Acri. Infatti si apre con un missile da fuori area di Vizzari che finisce di poco a lato con Mauro impietrito. Poi attorno al 20’ Startari impegna severamente Mauro che si esibisce in una non facile parata respingendo in angolo.