
Apre Statella, chiude Basrak: al “San Vito” finisce uno ad uno e ai giallorossi va bene così. Armate di carattere e sorrette dall’encomiabile calore dei propri tifosi, le aquile sono riuscite questo pomeriggio ad allungare la mini striscia di risultati utili consecutivi obbligando il Cosenza al pareggio tra le mura amiche e regalando più di un brivido ai supporters di casa. Fosse entrato il pallone di Campagna al settantesimo si sarebbe potuto sorridere ancor più pienamente, ma poco importa: l’essenziale era non arrestare la corsa e gli uomini di Zavettieri hanno ampiamente centrato l’obiettivo. Sorprese da ambo le parti per ciò che concerne la formazione iniziale: in casa Catanzaro non ci sono né Cunzi né Carcione, sostituiti rispettivamente da Van Ransbeeck ed Imperiale, mentre sulla sponda rossoblù la coppia Filippini-Gambino vince il ballottaggio con il duo Baclet-Mungo guadagnandosi lo spazio in attacco dal primo minuto.
Per dieci minuti le squadre si studiano senza aggredire con convinzione: i primi ad affondare il colpo sono i giallorossi con Van Ransbeeck (tiro dalla distanza al decimo di poco distante dai pali), poi tocca ai padroni di casa reagire con Gambino (debole colpo di testa al sedicesimo che si spegne tra le braccia di De Lucia). Gli uomini di Zavettieri tengono bene il campo nei primi trenta minuti chiudendo gli spazi alle spalle del centrocampo e rispondendo colpo su colpo alle iniziative offensive dei padroni di casa. Di chiare occasioni da rete, comunque, se ne vedono poche: vuoi per il buon filtro operato dalle due mediane, vuoi per le tante imprecisioni sulle trequarti, sia De Lucia che Perina terminano il primo tempo senza grossi affanni. La ripresa si apre con gli stessi ventidue in campo, con il Cosenza intenzionato ad aumentare i ritmi e con il Catanzaro deciso a non mollare. La prima occasione è ancora delle aquile (Icardi in pallonetto azionato direttamente dalla difesa); poi però escono fuori i padroni di casa con la traversa di D’Anna e la rete di Statella. Il gol arriva sugli sviluppi di un calcio d’angolo: palla velenosa in area solo sfiorata dalla difesa giallorossa e tocco chirurgico del centrocampista silano.
Uno a zero e fantasmi che ritornano. Lo svantaggio però non intimorisce i tifosi ospiti che, incassato il colpo, danno la carica alla squadra con uno striscione significativo: “Ci sono battaglie che si vincono anche con il cuore, avanti aquile”. Il pareggio è immediato e a firmarlo è Basrak pescato da solo, a centro area, da Icardi al termine di una bella cavalcata in contropiede. Il “San Vito” trema, i giallorossi salgono in cattedra e si infiammano: al settantesimo il neo entrato Campagna (fuori Imperiale) approfitta di una palla malamente persa da Blondet in uscita e pareggia il conto dei legni colpendo in palo a botta sicura; Giovinco, lì ad un passo, non riesce a ribadire a rete e l’azione sfuma. All’ottantunesimo Zavettieri è costretto a cambiare terminale offensivo: causa un problema muscolare, infatti, l’autore del gol Basrak è costretto a lasciare il campo, al suo posto entrerà Tavares che però non riuscirà mai a vedere la porta. Il finale vede i padroni di casa impegnati in un forcing blando, nervoso, poco lucido al quale le aquile oppongono una buona dose di personalità e dinamismo chiudendo addirittura davanti la gara. Il triplice fischio arriva dopo quattro minuti di recupero, salutato dagli applausi dei quattrocentocinquanta tifosi presenti e dai mugugni del resto dello stadio.
fonte catanzaroinforma.it