Crotone: è Il primo storico acuto dei pitagorici, battuto il Chievo
Crotone: è Il primo storico acuto dei pitagorici, battuto il Chievo

È qui la festa, per la prima storica gioia del Crotone in serie A. Il popolo dello Scida alza il volume della felicità, con il sottofondo della musica del grande, eterno Rino Gaetano. Con il 2-0 rifilato al Chievo, la matricola calabrese conquista il primo successo nella massima divisione e in classifica, sempre ultima ma ora a quota 5, si avvicina al resto della pattuglia in lotta per evitare la retrocessione. Le firme sono di Trotta e Falcinelli, entrambe al minuto 47’ (di primo e secondo tempo), che prima litigano per la battuta del rigore, poi fanno pace (dopo la trasformazione di Trotta) e si ritrovano a fine gara protagonisti nel giorno più importante per il cammino del Crotone.

LE MOSSE — Nicola insiste sul 4-3-3 che, dalla partita di Cagliari in poi, ha conferito al Crotone maggiore equilibrio tattico. Maran si affida al solito 4-3-1-2 e, con Meggiorini infortunato, schiera il tandem offensivo Inglese-Floro Flores, supportato dal trequartista Birsa. Il Crotone è subito intraprendente, esulta già dopo 2 minuti per una rete di Rosi, a giusta ragione non convalidata dall’arbitro Pairetto per un fuorigioco di Falcinelli (conclusione in acrobazia, respinta dal palo e poi ricacciata dal portiere Sorrentino, per il tap-in appunto di Rosi). La squadra calabrese, che al 17’ <perde> Stoian per un problema muscolare (sostituito da Nalini), si propone bene anche sulle corsie esterne, con Rosi e soprattutto Mesbah. Falcinelli incorna a lato, Trotta costringe Sorrentino a una difficile deviazione. Il Chievo tenta qualche ripartenza, Birsa fa un’incursione in area avversaria, poi Floro Flores tira fuori di sinistro.
IL SIPARIETTO — In chiusura del primo tempo, la svolta per il Crotone. Dalla fascia, Mesbah cerca di sfondare in area e viene affrontato in modo rude da Castro: rigore ineccepibile, ma passano due minuti interminabili prima della battuta dal dischetto. Perché Falcinelli (che già all’Olimpico aveva discusso con Palladino per battere la massima punizione) e Trotta – compagni nel Sassuolo e poi passati al club di Vrenna a fine agosto – si contendono a lungo il pallone, mentre dalla panchina non arrivano indicazioni immediate. Alla fine… la spunta Trotta, che trasforma il rigore, con un destro angolato che non dà scampo a Sorrentino.

CHIEVO, DOVE SEI? — Per quanto scosso dallo svantaggio, il Chievo non riesce a cambiare passo neppure nella ripresa, che comincia con Radovanovic al posto di Rigoni. Anzi, il Crotone sfiora subito il raddoppio con Nalini (bravo Sorrentibno a deviare) e poi con Falcinelli e Trotta, sui quali il portiere si supera ancora. La formazione di Maran, prende campo, però attacca in modo spesso prevedibile e non producono effetti gli inserimenti di Pellissier e Parigini, che compongono la nuova coppia offensiva. Il portiere Cordaz deve intervenire soltanto su una conclusione davvero importante, un potente destro di Birsa. Il Crotone alza una diga davanti alla propria area (bella una chiusura di Mesbah su Parigini), senza mai rinunciare a efficaci ripartenze. Già pericolosi con le punizioni battute da Barberis e Capezzi, i calabresi chiudono il conto nel recupero: Hetemaj si fa soffiare palla da Sampirisi, lesto a dettare il cross per Falcinelli, che firma il 2-0.
LE VOCI
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da gazzetta.it