ROSARNO - Il ko di Sapri non è propedeutico al suo arrivo. La società amaranto era infatti alla ricerca di un centrocampista e forse la debacle in terra campana ha soltanto accelerato i tempi. Fatto sta che Salvaotore Favasuli è il nuovo acquisto del Rosarno. L'esperto mediano, classe ‘ 75, che aveva iniziato la stagione all’HinterReggio, torna così per la quarta volte sulle rive del Mesima: vi aveva giocato, giovanissimo, nel 1993/94 con la Nuova Rosarnese in D (19 presenze e 1 gol), poi era ritornato con la Libertas Rosarno vincendo il torneo di Eccellenza (16 presenze e 3 gol) e poi con la Rosarnese, sempre in Eccellenza, e sempre vincendo il campionato nel 2003/04 (15 presenze e 3 reti). Per Figliomeni si tratta di un rinforzo notevole sul piano qualitativo e quantitativo, senza dimenticare le indiscusse doti umane di Favasuli. «Prima di muoverci - ha detto il presidente Varrà - per una questione di etica abbiamo interpellato l'HinterReggio, una volta saputo che Favasuli non sarebbe rimasto in biancazzurro. Siamo ben lieti di averlo con noi ed è senza dubbio l'uomo giusto e il calciatore che ci mancava». Intanto ieri la squadra ha ripreso la preparazione. Prima di scendere in campo, dura ramanzina del presidente e del tecnico. Nel chiuso dello spogliatoio Varrà ha ribadito alcuni concetti anticipati, poco prima di iniziare la riunione, alla stampa. In realtà, però, il giorno dopo il pesante cappotto (risaliva al 1999, Rizziconi-Rosarno 4-0 il precedente per ciò che attiene la disfatta più corposa), il presidente sembrava un pò più sereno, ha usato toni meno forti, ma non escludiamo che nello spogliatoio abbiamo usato parole mirate e abbastanza cristalline. «Diciamo che ci siamo tolti il dente - ha detto Varrà - e che adesso il prossimo cappotto lo prenderemo fra cinquant'anni. Ci sta di perdere, ma non in questo modo, senza lottare. Dal campo si deve uscire vinti, ma non sconfitti. C'è un'enorme differenza fra le due cose. Ho visto una squadra troppo passiva. Non si è salvato nessuno. Chi indossa quella maglia deve lottare fino alla fine. Ribadirò ai ragazzi alcuni concetti, ma cercherò di infondere anche un pò di serenità. Ora mi aspetto una reazione». Domani, a Rosarno, arriva l'Adrano per l'andata del secondo turno di Coppa Italia. Domenica c'è l'Acicatena. Servono due vittorie, possibilmente convincenti.