Stretto ha una firma bella grande, in grassetto e stampatello. Karel Zeman. In panchina con polo e pantaloncini, da tanto tempo non si vedeva in riva allo Stretto un allenatore così: attento molto più alla sostanza che alla forma. Cioè a quello che conta. Ha una squadra di ragazzini, gli unici due esperti sono arrivati pochi giorni fa e sono ancora visibilmente fuori forma e fuori anche dagli schemi provati durante la preparazione. Eppure oggi pomeriggio al Granillo la Reggina di Zeman ha letteralmente schiantato il Messina nel sentitissimo Derby dello Stretto, e l’ha fatto con pieno merito, dominando la partita dall’inizio alla fine, sfiorando più volte il gol oltre a quelli arrivati nella ripresa, legittimando un risultato rotondo e ribaltando i favori del pronostico che erano tutti per gli ospiti.
Reggina Messina granillo lega pro 4 settembre 2016 foto (7)La Reggina l’ha fatto grazie al tocco magico di Zeman che oggi, con questa squadra, ha compiuto il primo grande miracolo: ha spiazzato tutti con le sue scelte tecniche e tattiche, ha confermato il talentuoso Bangu (19 anni) a centrocampo, ha inserito il neo arrivato Possenti in difesa ma s’è inventato Porcino attaccante, andando così a rinforzare il reparto (quello offensivo) in cui la squadra sembra più deficitaria. E Porcino, reggino doc di 21 anni, che in attacco non aveva mai giocato e che è un difensore di fascia sinistro, è stato tra i migliori in campo, ha realizzato il gol del vantaggio sotto la curva dove da bambino era abbonato per seguire la squadra del suo cuore e della sua città. Nato e cresciuto calcisticamente al Centro Sportivo Sant’Agata, ha sempre avuto la maglia amaranto cucita addosso. Una favola da libro cuore, orchestrata dal “maestro” Zeman. Che adesso ha “pareggiato” i conti con papà Znedek, che il 18 marzo 1990 al vecchio Comunale di Reggio Calabria aveva vinto lo stesso Derby Reggina-Messina in serie B, quando allenava il Messina (0-1, gol di Protti).
Reggina Messina granillo lega pro 4 settembre 2016 foto (2)Lo Stretto, così, rimane amaranto: per la Reggina è la terza vittoria consecutiva dopo i due successi (entrambi 1-0) arrivati il 26 e il 30 maggio 2015 nello spareggio playout di Lega Pro di un anno e 4 mesi fa (segnarono all’andata Insigne, al ritorno Balistreri, entrambi su assist di Zibert).
Da segnalare la prestazione di De Francesco: il giovane centrocampista (anche lui ha appena 21 anni) ha confermato tutte le proprie doti, è stato il migliore in assoluto e ha dominato il centrocampo (fornendo un delizioso assist a Porcino). Benissimo anche Sala: il portiere amaranto sull’1-0 ha salvato il risultato su Milinkovic con un miracolo straordinario. Se bisogna proprio andare a trovare il pelo nell’uovo, la difesa reggina nonostante l’inserimento di Kosnic al posto di De Bode ha confermato limiti e sbandamenti (a cui ha rimediato Sala), mentre i due esperti Botta e Coralli sono apparsi ancora fuori forma (ma è normale).
Dopo la batosta di Fondi, la Reggina si riprende subito nel modo migliore possibile e questo successo non è solo una boccata d’ossigeno o una vittoria per il morale. Potrebbe diventare la chiave della stagione, perchè se Zeman continuerà a sorprendere così, potrà raggiungere traguardi che con quest’organico nessuno gli ha chiesto e nessuno poteva immaginare. Oggi il mister ha realizzato il primo miracolo
da strettoweb.com