Abbiamo raggiunto telefonicamente il nuovo tecnico del Locri Francesco Ferraro, che ha da poco ufficializzato l'accordo con la squadra amaranto. Sarà lui, dunque, a guidare la compagine locrese nel campionato di Eccellenza. Ai microfoni di StadioRadio, in esclusiva, il mister ha gentilmente concesso la sua prima intervista.
Mister Ferraro, è arrivata l'ufficialità del suo approdo sulla panchina del Locri. Come sono andate le cose?
"Sono stato contattato non meno di venti giorni fa dal Locri. A dire il vero avevo ricevuto anche una chiamata dalla Vibonese, che pensavo sarebbe stata ufficilizzata. Poi l'ultimo incontro, avvenuto circa tre giorni fa con la società rossoblu, è invece stato risolto in favore di mister Costantino. Con il Locri sono stato subito chiaro perchè non sono abituato a parlare contemporaneamente con due società. Non mi appartiene la cosa. Mi ritenevo impegnato con la Vibonese, da cui ero stato contattato prima, per cui ho fatto presente questo agli amaranto e giustamente anche loro si sono sentiti liberi di guardare altrove, contattando altri tecnici. Oggi devo ringraziare il Locri perchè di fatto mi ha aspettato, e alla fine non appena hanno saputo che io non sarei andato a Vibo mi hanno subito chiamato. Ed io, che obiettivamente glielo dovevo, sono andato a parlarci e posso dire che ad impressionarmi è stato soprattutto l'entusiamo che è stato espresso".
A proposito di entusiasmo, la piazza di Locri vive con estrema passione il calcio, si sa. Ha già avuto modo di avvertire questa sensazione?
"Intanto oggi si è trattato di un incontro riservato fra me e la società, dal quale sarebbe dovuto uscire semplicemente l'accordo fra le parti, come poi in effetti è stato. Per cui ancora non ho avuto modo di farne uno con la piazza o con i tifosi. Ho comunque avuto modo di essere messo al corrente dagli stessi membri della società sulla bella atmosfera che si respira a Locri. La passione che trasuda da questa cittadina, tuttavia, non deve tramutarsi in timore, anzi. Se il calcio ha ragion d'essere lo dobbiamo proprio a questa passione, non dimentichiamolo. Dall'esperienza che ho fatto in altri posti ho già capito il dazio che si può pagare, specie laddove c'è per l'appunto tanta passione, anche perchè questa poi può sfociare sia nell'amore che in odio in qualche caso. Tutto questo fa parte del gioco, per cui spero di conquistare l'affetto dell'intera piazza di Locri".
Il presidente Modafferi ha dichiarato ai nostri microfoni: "Il nostro obiettivo è far divertire il pubblico di Locri, senza porsi né limiti né traguardi particolari da raggiungere". Per Ferraro?
"Sicuramente questa è una squadra che non potrà deludere le aspettative della gente perchè cercherà di giocare al calcio. Se poi si fa riferimento al budget, probabilmente non sarà questa la squadra che andrà a spendere più soldi delle altre, anzi. Anche perchè credo che la società abbia manifestato un po' l'idea di voler crescere nel tempo e graduatamente. Certo è che in una piazza come Locri comunque ci sia il dovere di fare un campionato interessante. Poi, ad esempio, l'anno scorso c'è stato il Sersale che ha vinto il campionato al di là di ogni pronostico. Questo per dire che ci saranno delle squadre come l'Isola C.R., che possiede una disponibilità economica importante e si è mossa prima delle altre, ma anche piazze come Luzzi, Acri o Corigliano che partiranno sicuramente attrezzate. Il Locri sarà una matricola, ma è anche vero che a Locri non si può dire che la squadra sarà composta soltanto per salvarsi, ma bisogna cercare di fare il meglio possibile provando a non far perdere innanzitutto questa passione che pervade il pubblico. Dopodichè se saremo bravi, vedremo. Di sicuro c'è l'intento di fare bene perchè la piazza lo merita".
Ultima considerazione sul mercato...
"Intanto non bisogna avere pregiudizi. Poi, di norma, in una squadra che vince il campionato e mantiene l'allenatore precedente si tende a dare continuità, magari inserendo un giocatore per reparto. Io devo dire che non conosco tutti i giocatori, non soltanto sotto l'aspetto tecnico ma anche caratteriale. Sicuramente ci sono dei giocatori che già conosco e dei buoni giocatori. Tuttavia per fare un buon campionato di Eccellenza, che ha qualità di livello tecnico superiore, bisogna cercare di innalzare la stessa anche in squadra, stando attenti a restare equilibrati e valutando attentamente quello di cui già si dispone. Io sono un tecnico che sta arrivando adesso, per cui devo avere anche avere il tempo di conoscere e fidarmi. Altrimenti potrei dire di voler portare solo giocatori di mia conoscenza per costruire la squadra di sana pianta. Siccome non sarà così allora è chiaro che mi fiderò anche di qualche valutazione da parte dei collaboratori che lavoreranno con me. Anche perchè storicamente non sono il tipo di allenatore che ha mai fatto "comparati" e non faccio le square portandomi dietro gli amici. La rosa sarà composta da giocatori che reputerò funzionali al nostro obiettivo".