PAOLA - A un mese di distanza dalla sua morte nessuno lo ha dimenticato. Marcello Pasquino, “Il tenente di ferro” o il “Professore”, come lo chiamavano affettuosamente a Paola i suoi ex allievi della Bruno, la scuola media dove insegnava educazione fisica, è sempre nei cuori degli sportivi. A Vibo, a Spoleto, a Potenza, a Castrovillari è ricordato come l'allenatore rigido e disciplinato, ma sempre pronto alla battuta. Ma c'è anche un Marcello Pasquino non da tutti conosciuto, quello giocatore. Nella Paolana era un centrale grintoso, a volte ruvido, uno di quelli che non mollava mai. E proprio con la formazione della città del Santo che Pasquino scrive una pagina meravigliosa di calcio. È la stagione 1974-1975, squadra storica che annovera tra le sue fila anche Alfredo Ciannameo, bomber del Catanzaro di Ceravolo. La Paolana finisce il torneo al comando insieme alla Sesso Rende. Sono necessari gli spareggi, sul neutro di Reggio Calabria. Pasquino è tra i protagonisti di questa storica partita. È un mastino, non fa passare nessuno, macina chilometro su chilometro non concedendo un metro. Finisce 4-1 per la Paolana ed è festa grande. La squadra di Ciabattari raggiunge la serie D. È impossibile descrivere la gioia, l'entusiasmo, degli irriducibili “soldati” al seguito. 5000 tifosi per la più grande trasferta della Paolana. Una città pazza di gioia festeggia per tutta la notte il ritorno in serie D della squadra azzurra. I giocatori paolani attesi in piazza IV Novembre da migliaia di persone sono portati in trionfo. Oltre 300 autovetture e un carosello indescrivibile tengono sveglia la città fino alle prime luci dell'alba. Marcello, che di campi e di stadi ne aveva visti tanti, quello spareggio non lo dimenticava mai, e in tanti a Paola lo considerano come tra i più belli della locale storia calcistica.

 

dal quotidiano della calabria