Palmi – Amplificata dagli organi di stampa, l’impresa salvezza della Palmese a Marsala ha travalicato anche i confini regionali, diventando così una delle partite simbolo dei play out dell’intera Serie D; che nel calcio tutto è possibile, così è compreso nei 120 minuti di una sfida senza ritorno, appassionante e vibrante come solo uno spareggio sa essere, dove chi ha dominato la scena nel corso del primo tempo ha poi ceduto le armi ad una compagine parsa al top della condizione psicofisica, grazie soprattutto al mirabile lavoro del preparatore atletico Ninì Gullo.
Questa è la sintesi di una partita vissuta col cuore in gola dai sostenitori delle due squadre, che hanno reso incandescente il clima al “Nino Lombardo Angotta”. Schierata con un inedito 4–4–2, la Palmese ha avuto un approccio decisamente complicato, scendendo in campo con troppo timore ed eccessivo nervosismo, lasciando completamente la scena agli indiavolati lilibetani; incassato l’uno a zero con una velenosa punizione dello specialista Vincenzo Riccobono, la squadra nero verde ha rischiato seriamente il tracollo, per un bis che l’avrebbe davvero tramortita. Solo dopo l’incredibile autogol di Salvatore Maltese, che ha infilato il compagno Lo Verde su un innocuo cross di Andiloro, la Palmese è riuscita ad uscire dal guscio sfruttando lo smarrimento della compagine di Rosario Pergolizzi; già dall’inizio della ripresa si è avvertito che la “musica” era cambiata, con Giovanbattista Cordiano e compagni che hanno cominciato a giocare un calcio decisamente produttivo, mettendo spesso in crisi la retroguardia trapanese.
Chiusi i tempi regolamentari sull’uno a uno, al quarto minuto del primo tempo supplementare è arrivata tra la magia balistica del fuoriclasse casertano Raffaele Corsale, che da posizione decentrata ha infilato un incerto Lo Verde sul palo lungo, facendo scoppiare di gioia il settore in cui era assiepata la passionale tifoseria neroverde, davvero esemplare e calorosa nell’incitamento alla squadra del cuore. A quel punto il Marsala accusava vistosamente il colpo, e veniva infilato nel secondo tempo supplementare da una gran giocata in contropiede di Christian Mangiarotti, che superava il diretto avversario e infilava Lo Verde con un destro radente a fil di palo: era l’apoteosi neroverde, per una salvezza a quel punto più che meritata.
Uno degli eroi di giornata è sicuramente è la guizzante mezz’ala pavese Christian Mangiarotti, che dedica il gol del tre a uno ai tifosi del più che centenario club della Costa Viola: «Sono davvero felice ed orgoglioso per una impresa che abbiamo costruito nel corso di un match che non era iniziato sotto i migliori auspici; con un pizzico di buona sorte siamo riusciti a pareggiare i conti, e da quel momento abbiamo messo sotto un Marsala che aveva consumato gran parte delle proprie energie psicofisiche nel corso della prima mezz’ora. Il mio gol ha suggellato una salvezza in serie D ed alla fine abbiamo potuto festeggiare la grande impresa insieme ai nostra meravigliosa tifoseria, giunta in gran numero a Marsala. Non so che cosa potrà accadere in futuro, ma spero vivamente di poter continuare a vestire la blasonata casacca neroverde».
Un vero e proprio baluardo della retroguardia neroverde è sicuramente Davide Martino Taverniti, che anche nel corso del play out ha risolto diverse situazioni intricate in area di rigore: «Sulla splendida punizione di Corsale ho toccato il pallone quando aveva già superato la linea bianca, ma la cosa più importante e che siamo riusciti a centrare una salvezza che negli ultimi mesi si era complicata maledettamente; dopo il triplice fischio dell’arbitro, abbiamo potuto finalmente liberare la nostra grande gioia, andando a festeggiare insieme al nostro calorosissimo pubblico, che non ha smesso di incitarci nemmeno nel corso di un sofferto primo tempo. Ora è il momento di goderci questa fantastica impresa, nella speranza che la società meta a punto dei programmi più ambiziosi, in modo che nel 2016–2017 la Palmese riesca a disputare una stagione decisamente più tranquilla di questa».