Palmi (Reggio Calabria) – Al Comunale “Felice Squitieri” di Sarno, la Palmese ha chiuso con una sconfitta la regular –season del torneo di Serie D, al termine di un match dominato per larghi tratti dai padroni di casa; come era facile prevedere, i risultati giunti dagli altri campi hanno reso praticamente ininfluente la partita giocata dai neroverdi in terra salernitana, ed il quart’ultimo posto significa play out da giocare in trasferta contro un Marsala che avrà l’opportunità di sfruttare sia il fattore campo che due risultati su tre per restare nella quarta serie calcistica.
Dopo il comunicato ufficiale emesso dalla Lega Nazionale Dilettanti, è ormai certo che lo spareggio tra Marsala e Palmese si giocherà domenica 22 maggio alle ore 16.00; questa decisione è stata presa dalla Lega in base alle richieste dei due club, che non sono coinvolti nelle “querelle” legata alla partita Leonfortese –Scordia di inizio stagione: se alla compagine ennese il prossimo 24 maggio la Commissione di garanzia del Coni restituirà i tre punti conquistati sul campo, sarà l’Agropoli a dover giocare il play out con la Gelbison.
Rientrando in temi relativi al calcio giocato, la Palmese ha già iniziato a preparare il vitale spareggio con il Marsala, con la consapevolezza di avere un'unica chance per rimanere nella categoria conquistata un anno fa a suon di record; quando la società ha inopinatamente optato per il cambio di guida tecnica, si aspettava che il trainer gioiese Mario Dal Torrione portasse la squadra nero verde in salvo, soprattutto in considerazione del recupero di giocatori di fondamentale importanza quali Raffaele Corsale, Francesco Piemontese e Filippo Viscido, nonché sull’effetto legato al ritorno al glorioso “Giuseppe Lopresti”.
Purtroppo, nelle ultime sei giornate la Palmese ha conquistato soltanto sei punti (frutto di una vittoria interna con la Gelbison, tre spareggi con Noto, Due Torri e Aversa, e due sconfitte con Reggina in casa e Sarnese in trasferta), un bottino davvero misero per sperare in una miracolosa salvezza: nemmeno l’obbiettivo minimo del play out casalingo è stato centrato, ragion per cui è lecito chiedersi a cosa è servito esonerare Rosario Salerno, proprio nel momento in cui lo stesso avrebbe potuto sfruttare diversi fattori per portare in salvo la sua Palmese. Come ogni anno, nelle ultime giornate di campionato nei nove gironi di serie D sono stati “sfornati” diversi “biscotti”: è assurdo gridare al “complotto” perché – in ogni categoria- gli accordi trasversali tra società hanno sempre contraddistinto i finali di stagione.
Lo scorso anno la Palmese non si è giustamente piegata a questa regola non scritta, continuando a vincere anche dopo aver ottenuto la matematica certezza del salto di categoria; in questa stagione,
Giovanbattista Cordiano e compagni non hanno usufruito dei “regali” delle squadre avversarie, e dovranno conquistare la salvezza con le loro forze: che nessuno parli di “complotto” ai danni della Palmese, perché se riuscirà a restare in serie D senza essere coinvolti in questi giochi “sporchi” sarà solo motivo di grande orgoglio…!