E’ lui il nuovo tecnico dei lupi del Pollino che sostituirà da oggi Tommaso Napoli esonerato al termine della gara con la Turris. Bellinvia ha festeggiato proprio ieri il suo trentanovesimo compleanno è originario di Barcellona Pozzo di Gotto in provincia di Messina ed oggi pomeriggio, come riferito dal presidente Carlo Astorino, verrà presentato alla stampa e condurrà il suo primo allenamento al Mimmo Rende. Un tecnico giovane, che si è avvicinato al calcio grazie alla passione di papà Salvatore,  ha alle spalle delle salvezze da record. Con l’Orlandina nel 2001 entrò all’ottava giornata a guidare una squadra che porto dall’ultimo al quinto posto finale. Altra impresa che gli  è valsa l’appellativo del “mister dei miracoli” è stata compiuta a Sapri nel 2004-2005 quando subentrò a novembre e da una situazione difficilissima portò la squadra quasi in vetta. Il “mister dei miracoli” così venne definito, cresciuto nell’oratorio salesiano di Barcellona venne lanciato in panchina da Giugi Chiavaro ex difensore del Catania e allenatore dell’Igea Virtus che lo volle al suo fianco. Ex giocatore dell’Igea Virtus, Barcellona e Orlandina oggi chiamato dal ds Mimmo Donato arriva alla corte del patron Carlo Astorino per prepararsi a compiere un altro miracolo. La grinta e determinazione del presidente rossonero e le provate capacità del tecnico in fatto di incredibili salvezze sono alla base della risalita del Castrovillari. Ieri sera i tifosi hanno atteso dinanzi la sede l’ufficialità della notizia, oggi faranno sentire il proprio calore al neo tecnico. Chi invece è stato costretto a lasciare la maglia rossonera è stato l’ex capitano Claudio Tuoto che nonostante il buon passato rossonero in questa stagione ha deluso le aspettative. Con lui anche i vari Tocci e i fratelli Nave e chiaramente il tecnico Napoli che si congeda con queste parole.
< Non ho nulla da rimproverarmi. Ho fatto il possibile! Ero arrivato con molto entusiasmo in una piazza che reputo importante ma non avrei mai immaginato un finale del genere>Il tecnico saluta cordialmente e difende i suoi ragazzi. < Ho un solo rammarico, la gente che ha fischiato a fine gara i ragazzi. Nonostante alcuni limiti hanno dato tutto se stessi. Al contempo, però, capisco i tifosi  che pagano il biglietto ed hanno diritto di fischiare. Questo è il calcio>.
 
Michele Martinisi