Con la conferma del direttore sportivo e dello staff tecnico e la Vibonese muove i primi passi per quanto riguarda la stagione sportiva 2015/16. Il presidente Caffo e il dg Beccaria hanno inteso ripartire dal trio che ha contribuito fortemente alla promozione della squadra in Serie D.
La base, insomma, è già formata. Adesso si tratta di andare a dar vita alla squadra che affronterà il prossimo torneo di quarta serie e in tal senso sarà importante l’opera del direttore sportivo.
«Intanto accolgo con piacere, orgoglio e soddisfazione – esordisce Marcello Battaglia – la decisione della società di avvalersi ancora del mio operato. Ringrazio il presidente Caffo e il dg Beccaria per la fiducia e sono pronto a ripartire più carico e motivato che mai. La Vibonese è una società solida, seria e puntuale che saprà farsi rispettare anche nel prossimo torneo di Serie D».
Il ds rossoblù si metterà quindi al lavoro per effettuare quei movimenti di mercato (in sinergia con il tecnico e secondo le linee programmatiche della società), necessari per puntellare l’organico. «Per ovvii motivi non sto qui a parlare di trattative, ma anche di calciatori da acquistare o da confermare, perché ogni cosa è subordinata a quelle che saranno le indicazioni del tecnico e del modulo di gioco che intenderà utilizzare. Sicuramente l’intenzione è quella di confermare buona parte della rosa e di innestare quegli elementi, giovani e non, che facciano al caso nostro e che ci consentano di disputare un torneo dignitoso. Aggiungo ancora che la Vibonese è una società ambita e questo è un merito che va ascritto a Caffo e Beccaria».
Marcello Battaglia, nel momento del rinnovo, ne approfitta altresì per «ringraziare tutti i calciatori ed i collaboratori, oltre che lo staff tecnico e la società, per quanto fatto nella passata stagione, così come ringrazio quei tifosi che ci hanno seguito ovunque, quelli che hanno sofferto a casa ed anche coloro che, pur non venendo più allo stadio, continuano ad avere un pensiero per la Vibonese. Lavoreremo anche per loro, per riacquistare la loro fiducia e rivederli allo stadio, che poi è lacasa sportiva dei vibonesi e non solo di noi che operiamo».