PALMESE: ecco perchè si è dimesso Pino Carbone
PALMESE: ecco perchè si è dimesso Pino Carbone

Palmi (R.C.)– L’ultima seduta del Consiglio Comunale, che si è tenuta a Palazzo San Nicola giovedì scorso, ha scatenato un fiume di reazioni a catena; quella più clamorosa, è relativa alle dimissioni del presidente della Palmese Pino Carbone, attraverso le quali il massimo dirigente, ha consegnato il titolo di Serie D nelle mani del Sindaco, Dottor Giovanni Barone.
Riassumendo i fatti la causa scatenante di questa situazione che rischia di mettere a repentaglio il futuro sportivo della più che centenaria società della Costa Viola è relativo alle dichiarazioni del primo cittadino, arrivate subito dopo l’approvazione del bilancio previsionale dell’anno in corso, atto che ha spalancato le porte al tanto atteso inizio dei lavori per la posa in erba sintetica nel glorioso “Lo Presti”: adesso per il via ufficiale manca solo l’invio della lettera di fideiussione (da parte dell’ingegnere Antonio Stanganelli, Capo Area, Settore appalti e contratti) alla ditta che si è aggiudicata l’appalto (l’Ediltecnica costruzioni Sas di Lamezia Terme), dovrà controfirmare il documento ed inviarlo al Comune, per poi stabilire una data in cui le ruspe –finalmente– entreranno nello stadio cittadino.

Tornando alle dichiarazioni del Sindaco, l’aspetto che ha fatto infuriare il presidente Pino Carbone e l’attacco frontale verso il consigliere di minoranza Giovani Bonaccorso (che ha votato contro il bilancio previsionale) e quello di maggioranza Rocco Surace (foto), che si è astenuto dal voto, attribuendosi i meriti per  un atto  anticipato di un paio di mesi rispetto alla naturale scadenza del 31 luglio. A tal proposito il consigliere Rocco Surace ha replicato in questo modo: “La mia astensione non è stata sulla questione Lopresti, della quale mi sono sempre occupato scontrandomi spesso con tutti i consiglieri di maggioranza, che ergono a salvatori di Palmi sportiva. L’opinione pubblica sa bene che ha profuso tesori di energia per il Lopresti e sa bene che ha invece osteggiato i lavori che stanno per partite”.   

Nel comunicato stampa del presidente Pino Carbone si leggono tante frasi di ringraziamento verso chi lo ha sempre sostenuto, considerando conclusa con la storica promozione in serie D la sua gestione triennale: ora la Palmese è nelle mani del Sindaco, che dovrà attivarsi subito per trovare una nuova dirigenza in grado di affrontare la massima categoria dilettantistica: il suo compito non si presenta per nulla semplice, visto i tempi per l’iscrizione al campionato sono stringenti (l’ultimo giorno utile è il prossimo sei luglio). In relazione alla Palmese, sono andate oltre l’assurdo, le voci di una presunta combine nel match casalingo con la Paolana (terminato sul 4–3 per i neroverdi), teso a favorire la salvezza del Sambiase. Ci sembra opportuno sottolineare come, alla terz’ultima giornata di campionato, la Palmese aveva già vinto il campionato da ben quattro turni e la Paolana era già matematicamente salva da un paio di settimana: chi di dovere dovrebbe spiegare in che modo avrebbe inciso sulla regolarità del campionato questa combine?    

Rientrando in temi ben più seri di questa “barzelletta” estiva, ci chiediamo – con preoccupazione– quale sarà il futuro sportivo della Palmese; dopo la decisione del patron neroverde, che ne sarà di una squadra che ha incantato tutta l’Italia, stabilendo un record nazionale che difficilmente potrà essere battuto in futuro. L’interrogativo è: mister Rosario quanto sarà disposto ad attendere, e gli artefici della ritorno in Serie D che fine faranno? E’ davvero incredibile che si debba disperdere un patrimonio di questa portata, di un gruppo di uomini veri e di giocatori fortissimi, che avrebbero potuto regalare ai tifosi neroverdi tante domeniche vittoriose anche nella categoria superiore: l’auspico e che, quanto prima, le dimissioni del presidente Pino Carbone rientrino, perché– al momento– non c’è all’orizzonte nessuna persona che possa gestire l’onerosa e difficoltosa Serie D…!! 

quotidianodelsud