RENDE E sono undici. Un traguardo non casuale che sta attirando sempre di più l’attenzione degli addetti ai lavori che considerano il Rende di Trocini alla stregua di un nuovo laboratorio calcistico da cui attingere informazioni e indicazioni.
La vittoria contro la Battipagliese, che tradotta significa ottava vittoria con 27 punti su 33 portati a casa, ha confermato che a queste latitudini, oltre che il risultato, si predilige lavorare su un’idea di gioco e un’organizzazione tattica, unici metodi che consentono di azzerare il gap con chi può contare sulla qualità dei singoli. Ma per farlo sono necessari due fattori: la conoscenza approfondita di chi li propone e la disponibilità massima di chi li deve assimilare.
Ecco che allora il filotto trova una sua logica. «Stiamo facendo qualcosa di importante – dice il tecnico Trocini che cerca comunque di controllare le emozioni – I numeri dicono che la strada intrapresa ad inizio stagione, prima in fase di costruzione della squadra e successivamente, quando abbiamo avuto qualche passaggio a vuoto, è quella giusta. Non è mai facile confermarsi specie quando la tensione da risultato diventa settimana dopo settimana più pesante, ma credo che il segreto sia approcciare con la massima serenità quello che stiamo vivendo». Il pareggio tra Akragas e Agropoli rimescola nuovamente tutte le carte e la lotta per il primo posto, che vale la promozione diretta, resta aperto ad almeno quattro squadre. «E’ ancora prematuro parlare di lotta per la promozione – prosegue Trocini – ci sono ancora tante partite da giocare e diventeranno fondamentali quelle con chi è alla ricerca di punti per allontanarsi dalla parte bassa della classifica. Sottovalutare una delle cosiddette gare testa-coda sarebbe veramente deleterio». Cristallino, dunque, il messaggio in vista del match con il Sorrento.