Dopo aver fatto quadrare i numeri della classifica, con evidenti sforzi finanziari, la dirigenza del Capo Vaticano allarga le braccia. Non in segno di resa, bensì di apertura a nuovi soci e sponsor. Le famiglie Giuliano e Miceli, da sempre vicine e generose per la passione calcistica neroverde, accusano gli sforzi organizzativi ed economici che hanno assicurato al Capo Vaticano la permanenza in Eccellenza e l’allestimento di un ottimo settore giovanile con grandi potenzialità e prestigiosi risultati. Ora però attendono di essere seguiti da altri imprenditori locali per mantenere viva questa bella realtà sportiva, un’attesa vana e silente fino ad ora. Qualche segnale di questo malessere che covava nei piani alti del club ricadese lo aveva già lanciato il presidente Giuliano all’indomani della salvezza conquistata all’ultima giornata, ed a distanza di un mese si ripresenta concretamente vivacizzando la vigilia della prossima riunione che si terrà il 28 maggio presso la sala consiliare per la nomina del prossimo direttivo. Per quella data si attendono nuovi nomi, sono stati invitati a sedersi al tavolo importanti imprenditori operanti nel comune di Ricadi, ma per il momento si vuole mantenere la massima riservatezza sui nomi e le cariche, un atteggiamento che indica senza dubbio un momento delicato per il futuro della società regina del calcio vibonese. «Per la prossima stagione - ha dichiarato Morabito - saremo sicuramente presenti, la passione per i colori neroverde è assolutamente ancora alta, è altrettanto chiaro che lo sforzo fin qui sostenuto dai fratelli Miceli e dai fratelli Giuliano dev’essere distribuito anche ad altri nuovi soci. Siamo fiduciosi – ha aggiunto il dirigente neroverde - di trovare buone risposte in questi giorni, ma fino alla riunione di mercoledì 28 non è opportuno sbilanciarsi in programmazioni e affermazioni affrettate ». Morabito, storico dirigente del club neroverde, allontana dunque le voci su ipotetici sconvolgimenti e nere prospettive che aleggiavano negli ultimi tempi, resta invece l’impressione che le nuove adesioni e le nuove strategie societarie potrebbero far continuare il cammino intrapreso quest’anno dal Capo Vaticano con obiettivi ambiziosi e programmazioni di un certo prestigio.