L'inizio di stagione non proprio brillante ha portato un pò di scompiglio in casa Gioiosa Jonica, troppi musi lunghi intorno alla dirigenza, troppe critiche distruttive piuttosto che costruttive, un clima, già latente ad inizio stagione, ed insostenibile per alcuni dirigenti che hanno deciso di gettare la spugna, per lasciare il posto a chi magari potrà subentrare e fare meglio. Tra questi c'è anche una delle colonne portanti della società, uno dei perni su cui si muoveva l'intera macchina organizzativa: Giuseppe Scali. "Abbiamo cambiato tutto da Gennaio a questa parte, pur di migliorare i risultati - ha dichiarato Scali a StadioRadio -, ora tocca fare cambiamenti anche in seno alla società, è arrivato il momento di mettersi da parte e lasciare spazio a chi potrà sicuramente portare una svolta nei risultati della squadra, magari anche portando giocatori nuovi e di maggiore levatura. Mi faccio da parte come dirigente ma sarò sempre il primo tifoso della squadra che avrà sempre il mio sostegno dalla tribuna e non solo, a differenza di tanti altri che sono stati bravi a criticare, senza però sottoscrivere nemmeno l'abbonamento, un gesto simbolico che avrebbe dimostrato vicinanza alla squadra ed alla società ." L'addio di Scali lascia un vuoto difficile da colmare, dirigente sempre passionale ha contribuito, insieme al resto della dirigenza, alla rinascita del calcio a Gioiosa Jonica contribuendo al salto dalla Prima Categoria al campionato di Promozione, fino a sfiorare la promozione in Eccellenza. Importante anche l'opera di valorizzazione dei giovani del posto, con un settore giovanile fiore all'occhiello della società che ha partecipato anche a due campionati regionali giovanissimi. Grande orgoglio della società e della cittadina di Gioiosa Jonica è il tesseramento di due giovani biancorossi, Matteo Pellegrino ('99) e Kevin Minniti (2000) nelle file della Vigor Lamezia. Scali si sveste quindi dei panni di dirigente, ed esce di scena in punta di piedi, dopo aver contribuito a Giugno insieme a pochi altri, al ripescaggio del Gioiosa Jonica in Promozione, quando, dopo la retrocessione, vi fù un'emorragia di dirigenti che abbandonarono "la nave che affondava". Un fulmine a ciel sereno, o quasi, in casa Gioiosa Jonica. Chiaramente i risultati non stanno aiutando tutto l'entourage, ma c'è ancora il tempo per recuperare, lavorando sopratutto su un gruppo nuovo di giocatori che ancora va amalgamato. Cosa comporterà questo scossone ancora non è chiaro, il Presidente Celestino Rossi rimane in sella alla società insieme ad almeno altri tre dirigenti garantendo il proseguo della stagione, mentre è confermato anche l'addio del dg Massimo Sculli, arrivato ad inizio stagione come la novità, rivelatosi però solo una meteora.