Non voglio essere contro, sono un tifoso della “mia” nazionale e cosi sarà per sempre. La maglia azzurra è di tutti, è un patrimonio dell'Italia intera. Lo spirito polemico non c'entra nulla, qui c'è solo da evidenziare scelte quantomeno discutibili ed occasioni perse. Non è questione di Tavecchio no, Albertini si o viceversa. In un momento come questo, di grande disagio sociale, la questione ingaggio del tecnico Conte mi sembra sia un vero e proprio pugno nello stomaco. La gente non è in vacanza, è a casa, magari in difficoltà, e si trova ad ascoltare, nei vari tg, di un'affannosa ricerca di sponsors per soddisfare le condizioni del neo tecnico. Il calcio vero, quello fatto di sudore, romanticismo e passione ha bisogno, per tornare in auge, di ben altri segnali. Non sarebbe stato meglio investire tali fondi nella costruzione di campi di calcio e calcetto nelle zone più disagiate dello stivale? Consentire ai tanti tecnici preparati, giovani e non, tramite un progetto oculato, di poter lavorare in condizioni migliori e con un minimo di rimborso. L'allenatore della parrocchia o della piccola scuola calcio spesso molla perchè non riesce a sbarcare il lunario, capita che il ragazzino di talento non esplode perchè non ha un paio di scarpe adatte, il portiere promessa cresce con i lividi perchè non ha mai indossato in vita sua una maglia con le protezioni e si è sempre buttato sul cemento. Non sono ovvietà o qualunquismo, ma bisogni toccati con mano. Conte, Zac, Mancio, tutti bravi, tutti vincenti, tutti capaci di darci in questi anni emozioni indimenticabili, il primo con la sua grinta, il secondo per esempio con il suo fantastico Udinese, il terzo, e vabbè, ero a Parma in una sera di Gennaio di qualche anno fa. Concludo. Sogno un calcio con un vero spirito azzurro, con la nazionale che si allena in giro per l'Italia e con stage dei tecnici giovanili in zone a rischio . Tanti ragazzini in azzurro e con scarpe nuove. La logistica, gli hotel ad hoc, i contratti di immagine e tutto il resto fanno parte, a mio modestissimo avviso, di un calcio troppo distante dai tanti veri sportivi che da sempre amano la nostra nazionale. Il calcio non è solo i mondiali, gli europei, la champions. Il pallone è in ogni angolo di strada. Un mio grande desiderio sarebbe vedere passare tanti ragazzini dalla strada quantomeno al campetto. Poi chissà. Forza azzurri.