Sandro Cipparrone da poco ritornato alla guida dell'Audace Rossanese, dopo il frettoloso esonero all'indomani della gara con la Palmese, commenta lo stato di abbandono della società rossoblu dove tutti i castelli di sabbia costruiti in estate si sono sciolti con le prime pioggie invernali. "Ritorno alla guida della Rossanese perché sono abituato da sempre a rispettare i contratti che sottoscrivo e per la grande stima e rispetto che nutro per questa tifoseria e per questi colori - dichiara ai nostri microfoni il tecnico -. Ho trovato solo il Commissario Tarantino e il dg Scalise, ed una squadra completamente diversa da quella che ho lasciato al mio esonero il 16 Settembre. Ragazzi giovani e meno giovani, depressi e mortificati da una società assente ingiustificata. La mia domanda nasce spontanea: ma dove sono finiti tutti quei signorotti incravattati che nel mese di agosto gridavano ai quattro venti che si stava e si doveva creare una società forte per dar lustro a tutta la sibaritide? E che bisognava vincere? Non sapevano quello che dicevano figuriamoci se sapevano di calcio. - conclude poi ribadendo il proprio impegno - Da parte mia ci sarà sempre il mio massimo impegno per risollevare le sorti della squadra perché solo chi come me che ha indossato questa maglia, forse nell'anno nel miglior piazzamento della Rossanese in serie d, conosce il suo vero significato." Un modo per riavvicinare anche la tifoseria, delusa ed amareggiata per l'epilogo di una stagione iniziata con grandi proclami e proseguita con pochi fatti.