La manifestazione, moderata dal presidente dell'Ordine dei Giornalisti, Giuseppe Soluri, ha visto la partecipazione di Renzo Ulivieri, presidente AIAC, Marcello Nicchi, presidente dell'AIA, Antonio Cosentino, Vice Presidente LND che con la loro presenza hanno voluto confermare la qualità dell’idea promossa dagli allenatori calabresi. A vincere il Premio sono stati Luigi Carnevale (San Lucido) per l’Eccellenza, Iuliano Gerfolgio (Garibaldina), per la Promozione Girone A e Claudio Morelli (Palmese) per la Promozione Girone B. “I tre tecnici hanno vinto un premio importante perché legato ad un aspetto comportamentale e di leadership più che di vittoria sportiva. Con questo premio abbiamo voluto iniziare un percorso per elevare il calcio a disciplina di vita prima che sportiva. Pensiamo che un allenatore sia prima di tutto educatore e per questo deve essere d’esempio per tutti i nostri giovani calciatori. Aver costruito un premio, in collaborazione con LND e il CRA-AIA, che riesca a tenere conto di molteplici aspetti e che premi soprattutto i valori dello sport e delle lealtà ci riempie di orgoglio. Abbiamo dimostrato che anche dal Sud possano partire buoni esempi”.
Durante la manifestazione il consigliere regionale, Claudio Parente, segretario della Commissione Sport della Regione Calabria ha portato ai presenti i saluti del Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti ed ha ricevuto un attestato di benemerenza dal Presidente dell’AIAC, Renzo Ulivieri, che ha ricordato i vari ruoli ricoperti dal Consigliere Parente nel mondo del calcio: giocatore, allenatore, dirigente e medico dello sport.
“Devo comunque porgere un ringraziamento speciale sia al Presidente del Comitato Regionale LND della Calabria, Saverio Mirarchi, per la collaborazione e l’ospitalità, sia la Presidente degli Arbitri calabresi, Stefano Archinà, per aver sostenuto la nostra idea ed averci materialmente permesso di realizzarla grazie al lavoro domenicale di tutti gli arbitri scesi in campo per l’Eccellenza e la Promozione. Continuare questa collaborazione con lo spirito federale può soltanto fare bene al calcio calabrese” Queste le parole con le quali Raffaele Pilato ha voluto sottolineare come il Premio sia il risultato di una stretta e proficua collaborazione tra tutti gli organi federali della FIGC della Calabria. “Siamo qui a dimostrare che possiamo lavorare insieme Allenatori, Società, Arbitri, Calciatori, e un’altra componente: i tifosi. Perché anche loro sono una componente importante del nostro calcio. Dobbiamo insegnare ai nostri ragazzi ad essere rivoluzionari. Perché tentare e provare ad essere persone per bene oggi è una rivoluzione, e noi dobbiamo essere rivoluzionari. Vorrei concludere con un sogno se vi chiedono di ristrutturare gli impianti, di chiudere quelle reti di recinzione che sono malandate io vi dico abbattetele quelle reti di recinzione, tiratele giù per dimostrare che questo popolo di qui ma anche quelli di altre regioni sa fare ameno di quelle recinzioni.” Con queste parole il Presidente Nazionale degli Allenatori Renzo Ulivieri ha posto l’accento, durante il suo intervento, il valore della lealtà e della sportività nel mondo del calcio. “Qui è una questione di carattere e di leadership. Questa è una questione di dare esempi di legalità a un mondo, quello sportivo e calcistico in particolare, ma il mondo italiano oggi è sull’orlo del baratro. Nessuno sottovaluti questo, oggi la società civile attraversa un momento difficile e lo sanno le istituzioni. Allora noi possiamo fare una grande cosa possiamo dare un attimo di serenità e di gioia ad un paese che oggi ne ha poca.” Anche il presidente nazionale degli arbitri, Marcello Nicchi ha voluto sottolineare l’alto valore sociale, morale ed etico del premio istituito dall’AIAC Calabria.