Ripete ogni volta che sarà durissima, ma rinnova l’ambizione di portare questa squadra molto in alto. Francesco Ferraro sogna di fare riscrivere la storia a questa Società. Aver superato a pieni voti, lo scoglio rappresentato dalla forte Cavese autorizza anche ai più scettici di immaginare che questa squadra possa ambire a qualcosa di una semplice salvezza. Sia chiaro una buona prestazione contro una squadra che dovrebbe essere di passaggio in questo campionato, non deve stravolgere le carte in tavola sull’obiettivo finale pattuito tra Società e tecnico, ma certamente serve per fare accrescere l’autostima di questi ragazzi ai quali fa fatto un plauso per il comportamento che stanno tenendo dall’inizio del torneo. E se poi ci mettiamo, anche, che la squadra è stata costruita ( non per volere della Società) a singhiozzo a partire dal ritiro di Melia con giocatori arrivati, prima, per sostenere il periodo di prova e poi fatti andare via e poi ancora con giocatori , prima fatti allenare, i e poi sganciati in riferimento alle eccessive pretese economiche non possiamo fare a meno nel sostenere che il vero stratega di questa prima parte di campionato è il tecnico dei reggini il quale assieme ai suoi più fidati collaboratori Periti e Praticò sta facendo nascere qualcosa di importante. Ha accettato perché riteneva e ritiene, che la tappa Hinterreggio possa essere per lo stesso un buon trampolino di lancio, anche se Ferraro con questa Società si augura di poter sviluppare un progetto molto interessante. Contro i forti campani sia gli addetti ai lavori e sia il numeroso pubblico presente hanno assistito ad una gara che difficilmente in queste categorie si riesce a vedere. Un Hinterregggio che in pratica ha morso sin dall’avvio della gara le caviglie agli avversari con un pressing a tutto campo merita il plauso di tutti specie per quei giovani che di settimana in settimana dimostrano di avere più personalità e maggiore confidenza con questa categoria. I giovani da sempre cavallo di battaglia per la Società al momento stanno dando delle risposte assolutamente propositive. Infatti aver visto un giovane portiere come Parisi lucido e preciso tra i pali, un Filidoro sempre attento nella sua zona di competenza, un Gioia finalmente ritornato al suoi migliori rendimenti e la novità Favasuli dicono che la strada tracciata sia quella giusta. Da questa cerchia di giovani manca al momento Vazzana che come ha sostenuto un paio di mesi fa l’ex trainer delle giovanili Fabio Di Sole è un calciatore già nato calciatore. Al momento Vazzana non riesce a trovare una collocazione in prima squadra, e non è detto che se questa situazione continua ad andare avanti così lo stesso giocatore non chieda di andare via proprio per la sua giovane età e per la voglia di giocare indipendentemente dalla categoria.