VIBO VALENTIA – Crescita tecnico-tattica e, soprattutto, culturale dell’allenatore. E’ questo il messaggio lanciato dal presidente dell’Aiac Calabria, Raffaele Pilato, in occasione dello stage di aggiornamento tenutosi a Vibo Valentia e che ha visto il trainer della Vibonese, Antonio Soda, nella veste di professore, in un utile e interessante confronto con i tecnici della provincia. L’incontro, organizzato dal presidente provinciale Vincenzo Bruni, si è svolto alla presenza del presidente regionale Pilato, il quale in questa occasione ha voluto ribadire alcuni concetti. «Tali incontri servono per proseguire in quel percorso di crescita tecnico-tattica che ci siamo prefissati fin dall’inizio – ha esordito Pilato – e quindi ringrazio Soda e la Vibonese per la disponibilità e ne seguiranno diversi, di tali incontri, anche nelle altre province». Ma non finisce qui, perché, come ha sottolineato il presidente, a questa crescita tecnico-tattica deve aggiungersi quella culturale: «Bisogna innalzare il livello del calcio in tutte le sue componenti. Ogni settimana sui comunicati ufficiali sembra di leggere un bollettino di guerra. Crescendo a livello culturale, migliora l’ambiente che ci circonda e gli allenatori devono essere i primi a dare l’esempio». A proposito di esempio, il presidente ha invitato ancora una volta i tecnici «a non esprimere, a mezzo stampa, giudizi sull’operato dei direttori di gara». Questo perché «non sono gli arbitri che decidono l’esito di un campionato». Ed ancora: «Invito tutti gli allenatori a dare il buon esempio. Chi sta in panchina ha il dovere morale di essere da guida. Anche perché in organico ci sono tanti giovani che devono crescere secondo determinati valori. E lo stesso deve avvenire nei confronti della tifoseria». Raffaele Pilato ha ricordato che gli arbitri di Eccellenza e Promozione stanno allegando al referto una valutazione sul comportamento tenuto dagli allenatori verso i direttori di gara e verso gli avversari, per stilare poi una classifica e assegnare il premio all’allenatore dell’anno, basandosi proprio sui criteri della correttezza e del comportamento. Ha aggiunto che si è registrato un incremento del 40% di iscrizioni, che vi saranno ulteriori incontri con le altre componenti del calcio dilettantistico, più altre interessanti iniziative in cantiere. Il presidente dell’Aiac Calabria ha infine ribadito che continua la lotta agli abusivi ed ai prestanome. «Abbiamo segnalato alla segreteria nazionale una società di Eccellenza ed una di Promozione e la stessa passerà gli atti alla Procura federale. Abbiamo riscontrato qualche caso anche in Prima categoria. La nostra linea della fermezza non cambia, ecco perché invito tutti a seguire le regole».