Assoluto protagonista della partita che ha visto vincere la sua squadra per 4 a 1, firmando indelebilmente tre dei quattro gol totali, è Fabio Longo, 30 anni, bomber navigato, che ha fatto del gol il suo nettare di vita. Capocannoniere del torneo con 7 reti, domenica in casa Brancaleone ha ha fatto vedere tutto quello di cui un gran attaccante ha bisogno: il colpo di testa con cui realizza la prima rete, il tiro che sfodera nel secondo gol, oppure la freddeza con cui batte Ferraro dal dischetto.
Intervenuto al nostro giornale ci parla del buon momento suo e della squadra: “son contento della mia tripletta, soprattutto perche ha permesso di vincere la partita, che è la cosa fondamentale. Noi tutti lavoriamo giorno per giorno per ottenere i 3 punti. Se segno io o segna qualcun altro l’importante e vincere.” Reti che hanno contribuito a conquistare 16 punti nelle ultime sei gare, con in mezzo anche la vittoria in casa della capolista Nuova Gioiese:“non ci aspettavamo di essere così in alto, siamo partiti per una salvezza tranquilla, questo ci ha chiesto la società, e credo che i risultato fino ad adesso li soddisfino. Penso, però, sia ancora presto per parlare di un Acri da prima posizione, noi ce la giocheremo ogni gara, guardando partita dopo partita la classifica”. Ma la prossima partita non può essere considerata una partita come le altre, perché arriva il Guardavalle, anch’esso in un ottimo momento e che viene dalla vittoria nel derby col Sersale. L’obiettivo è la vittoria come ci dice la punta di Paola:” noi naturalmente scenderemo in campo per vincere, e vogliamo battere il Guardavalle, ma per fare questo ci vuole l’apporto di tutta la squadra, e se segno e merito anche loro” Forse non si aspettava questo buon inizio nel suo ritorno ad Acri, che ha dovuto abbandonare tristemente e forzatamente 10 anni fa, quando ancora ventenne, il club fallì, iniziando da lì un gran girovagare tra le migliori formazioni del cosentino, arrivando a toccare i professionisti con il Catanzaro: “l’esperienza a Catanzaro è stata molto bella, avevo ancora 21 anni, e anche se non ho giocato molto mi è servito per crescere come calciatore e uomo, ma purtroppo ci son rimasto solo un anno”. Torna tra i dilettanti, dove in quattro anni cambia quattro maglie. Paolana, squadra in cui è cresciuto, Rende, Rossanese, Capo Vaticano fino ad arrivare a Scalea dove ci rimane per 4 anni: “sono stato bene ovunque, ma a Scalea, indubbiamente, mi son trovato molto bene, ho trascorso 4 anni della mia vita, è li che ho i migliori ricordi della mia vita calcistica e non. Sono stati gli anni, in cui ho segnato di più ed avuto le migliori soddisfazioni”. L’intervista si chiude come è iniziata, parlando dei suoi gol e soprattutto, visto che in 5 squadre di Eccellenza è un ex, di come si comporterebbe in caso di rete ad una di queste:” non sono un tipo che esterna molto la gioia al momento del gol. Naturalmente c’è il rispetto per le squadre in cui ho giocato, in cui ho dato sempre tutto, però per me il gol è gol, a chiunque segni”
di Filippo Macri - StadioRadio