Valle Grecanica: i motivi di un fallimento annunciato
Valle Grecanica: i motivi di un fallimento annunciato

La Valle Grecanica saluta il campionato di serie D dopo soli due anni di militanza. Con il successo dell’Acireale nel recupero di campionato contro l’Acri, gli acesi si sono portati a +12 dai reggini che, ad una sola giornata dal termine del campionato, non hanno più la possibilità di mantenere il distacco dai granata catanesi (attualmente sestultimi) a meno di nove punti, condizione imprescindibile per la disputa del play out.

Si conclude così ufficialmente e nel peggiore dei modi una stagione iniziata male (come dimenticare le voci che l’estate scorsa mettevano in dubbio l’iscrizione della squadra al campionato dopo le dimissioni di Giovanni Maesano dalla carica presidenziale) e finita peggio, con tre soli punti conquistati nelle ultime nove gare.

Tanti i motivi che hanno determinato questo amaro epilogo, quasi tutti legati ad una gestione societaria che ha lasciato parecchio a desiderare specie nella parte finale del campionato, con calciatori e staff tecnico totalmente abbandonati al loro destino: dall’iscrizione al campionato last minute con conseguente ritardo nell’allestimento della rosa alla rinuncia a torneo in corso a  giocatori fondamentali quali Manzo e Schiavon e a giovani di belle speranze come Pansera e Autellitano; dall’aver prolungato la gestione tecnica di Dima Ruggiano con un discutibile tira e molla fatto di dimissioni annunciate e poi rientrate all’aver disputato mezzo campionato in campo neutro per gli incomprensibili ritardi nel rifacimento del manto erboso. Senza dimenticare il feeling mai sbocciato con il pubblico (nel derby col Sambiase appena 200 le presenze sugli spalti), il cui sostegno alla squadra è stato pressoché impercettibile.  

Dall’avvento di mister Morabito sulla panchina, coinciso a febbraio con un filotto di tre vittorie consecutive, sembrava che le cose potessero cambiare. Ma è stata solo un’illusione. Il giovane tecnico reggino ha lavorato bene, ma il suo impegno non è servito a raddrizzare un’annata disastrosa.

Fra le poche note liete di una stagione da dimenticare l’esplosione di Citro, autore di 11 gol e già nel mirino di società professionistiche.