PALMESE - ROSSANESE: 1 - 0
PALMESE: Caputo 6, Careri 7, Gangemi 7, Brancati 6, Babuscia 6, Catalano sv (30°pt. Falduto 6),
Piccolo 6 (8°st. Zappia 6), De Marco 6, Savino 7 (44°st. Spataro sv), Cambria 7, Silvano 6. In panchina: Bonito, Attanasio, Stillitano, Trunfio. Allenatore: Peppe Giovinazzo 6.
ROSSANESE: Straface 6, Fiore 6, Librandi 6, Vanacore 5, Scarnato 5, Minutolo 6, Amendola 5 (30°st. Toscano sv), Fortino 5, Savasta 6, Messeri sv. (10°pt Cristaldi 6., 44°st Sposato sv), Nguini 6. In panchina: Alfieri, Aloisi, Capalba, De Paola. Allenatore: Marco Colle 5.
ARBITRO: Giuseppe Cundò di Soverato 6 (Bruno Cortese e Antonio Paglianiti di Vibo Valentia 6).
MARCATORI: 18°st. Savino.
NOTE: Cielo sereno ma la temperatura segna 13 gradi. Terreno di gioco scandaloso con la struttura del “Lopresti” ormai da terzo mondo (Varia si, Lopresti no!). 350 spettatori. Ammoniti: Silvano (P). Calci d’angolo 3 a 2 per la Palmese. Recupero: 4pt. e 4st. Il tribuna il super-tifoso rossanese Giuseppe Toscano, presente ovunque con il proprio mezzo e da solo anche con le stampelle.
DIRETTAMENTE DAL LEGGENDARIO “Lopresti”, SEMPRE PIU’ ABBANDONAO DA TUTTE LE AMMINISTRAZIONI LOCALI - E bon! L’astinenza è finita. Soffre ma alla fine vince. Insomma, la Palmese c’è. Le pareggiate e le sconfitte sono state debellate. Il virus che aveva colpito la banda del number one Giovinazzo è stato spazzato via in un pomeriggio gelido. Una prestazione maiuscola ha premiato il centenario club della Piana. La Rossanese del Presidentissimo Guerriero ha però venduto cara la pelle: i bizantini si sono difesi bene ma poi hanno dovuto capitolare ed ammainare bandiera bianca davanti alla fame di vittoria dei neroverdi decisi più che mai di allontanarsi dalla zona a rischio della classifica.
Dopo le ultime sconfitte, tutti i riflettori erano puntati sull’undici del Presidente Giancarlo Oliveri. La classifica si era accorciata tanto da far riflettere tutti. Società, calciatori e tifosi e persino il tecnico di Taurianova, quel Peppe Giovinazzo che ultimamente aveva iniziato a fare calcoli. Calcoli “pesanti” proprio nell’anno del centenario (1912/2012).
PRIMO TEMPO: parte forte la Palmese ma reagisce bene la Rossanese. La gara è dura ma solo negli scontri fisici. Non c’è cattiveria ma Catalano paga pesantemente uno scontro di gioco e deve uscire anzitempo con il naso sanguinante. Al 32esimo ci prova De Marco ma Straface è attento. Reagisce la Rossanese ma Caputo blocca con sicurezza. Ancora la Palmese con Savino il cui tiro sfiora il palo.
SECONDO TEMPO: Neroverdi in pressing in cerca della vittoria (nel frattempo Giovinazzo fa entrare Zappia e dal 4-5-1 si passa al 4-4-2) dal e rete liberatoria che arriva al 18esimo per merito di Aniello Savino che non molla mai e batte Straface. Cross di Careri per Savino che di testa indirizza nell’angolino basso. Si esalta Straface ma sulla respinta è ancora Savino a battere a rete. Il “Lopresti” finalmente ritorna ad esultare per una rete pesantissima. Uno a zero e palla al centro con la Rossanese che cerca inutilmente di raddrizzare l’incontro mentre la Palmese sfiora più volte il raddoppio che viene negato da Straface ma forse anche dalla terna che fischia un dubbio off-side e non fischia un penalty apparso evidente. Finisce con la Palmese che vince e ottiene tre punti importantissimi.
INTERVISTE: Marco Colle non parla. Dice che ha perso la voce ma anche che è arrabbiatissimo per la sconfitta. Alfondo Guerriero, il Presidente tifoso, contro tutti ma sempre da solo, dice malinconicamente prima della gara: “Non si può chiedere mezzo litro di sangue ad una mosca. Ormai non ho molte speranze ma vado avanti lo stesso. Mi dispiace che siamo stati lasciati da soli. Rossano calcistica si è allontanata alla squadra. Più di così non si può fare”. Peppe Giovinazzo gongola: “Non era facile vincere contro una squadra forte. Savino per fortuna si è fatto trovare presente nell’azione del gol ma tutti i ragazzi sono stati bravi. Volevano questa vittoria che hanno ottenuto meritatamente. Abbiamo subito pochissimo”. Mister la salvezza a quanti punti? “Dico 36-37 punti”. Le piacerebbe rimanere a Palmi e costruire la Palmese sin da giugno? “L’ambiente di Palmi non è facile da trovare. Si sta bene e gli allenatori verrebbero a piedi ad allenare la Palmese. Ci vogliono le condizioni giuste per costruire una squadra e cercare di vincere come la struttura sportiva ed una Società unita soprattutto dal punto di vista numerico. Palmi merita altri palcoscenici”.
tratto da “Il Quotidiano della Calabria” di Sigfrido Parrello
nella foto Angelo Catalaton esce dal campo sanguinante dopo un duro scontro di gioco