Dopo la gara di domenica scorsa, tra Fiumefreddo e Guaranum, seconda categoria, le due società in questione lamentano a gran voce la condizione precaria e pericolosa ormai non più accettabile del Pasquale Provenzano. Il Fiumefeddo “padrone di casa”, ritornato ad usufruire della struttura sanlucidana, dopo che l’anno scorso aveva preferito disputare le partite casalinghe a Longobardi, per il perdurare della lunga indisponibilità, del terreno amico, e il Guaranum, società di San Pietro in Guarano quest’anno fusasi con il Castiglione Cosentino, hanno assistito loro malgrado ad una scena fortunatamente conclusasi per il meglio, che per il difensore ospite Cennerazzo, avrebbe potuto avere complicazioni ben più serie. In corsa e per un contrasto del tutto fortuito, il difensore batteva la testa contro il muro immediatamente a ridosso della linea di fondo campo. In più lo stesso riportava anche la frattura del braccio destro. Immediatamente accertata la gravità del fatto da direttore di gara e società entrambe, il ragazzo sul momento cosciente, ma dolorante si tuttavia rialzato con le proprie gambe e trasportato in ospedale veniva dimesso dopo poche ore, senza nessuna patologia particolare. Le due società a fine gara e dopo qualche giorno sottolineano e vorrebbero segnalare a chi di dovere, la palese oggi precarietà del pasquale Provenzano, divenuto in alcuni punti addirittura pericoloso. Non solo le linee di demarcazione troppo vicine ai muri laterali, e sul lato sud, reti divelte rattoppate alla meno peggio e arrugginite. “Come sia possibile che certe strutture, passino inosservate alle istituzioni – ribadisce il presidente Settino del Guaranum – proprio quando le stesse, e per motivi di sicurezza, hanno chiuso per questo campionato il nostro di san Pietro, non omologandolo. Spero non accada nulla di davvero spiacevole sul terreno del san Lucido calcio”. Della stessa opinione anche la società del Fiumefreddo calcio.
