Andare a centro 200 volte in carriera non è per tutti, Valerio Saffioti attaccante del Roccella, domenica scorsa ha raggiunto questo traguardo. Classe 1977 è cresciuto calcisticamente nell’Ac Palmi, partendo dal basso, (3° Categoria), fino a calcare i campi di Serie D con Rosarnese e Castrovillari. Domenica il suo duecentesimo goal è valso il momentaneo vantaggio alla squadra di Figliomeni, ma non è bastato a regalare la vittoria agli amaranto.Saffioti ha iniziato a giocare a calcio quasi per caso “nella stagione 95-96 sono stato chiamato dal Presidente Pino Gallico, - ci riferisce Saffioti – per sostituire mi fratello nell’AC Palmi, è stato il mio esordio e ho subito segnato, da li non ho mai spesso di giocare a calcio, uno sport che fino ad allora praticavo alla pari di pallavolo e tennis, insomma per puro divertimento con gli amici”
Tre stagioni con l’Ac Palmi che hai portato fino alla prima categoria, poi passaggio al CapoVaticano, chi ti ha voluto in squadra?
”E’ stato mister Mimmo Varrà a volermi a Ricadi, nella stagione precedente segnai due goal alla sua squadra si all’andata che al ritorno, lasciando un ricordo positivo”
Saffioti cosa non sta funzionando nel Roccella?
”Forse ora cominciamo a soffrire lo scarso rendimento della squadra. Il Roccella è stato costruito per rivestire un ruolo da protagonista in questo campionato, ma attualmente non raccogliamo i frutti del nostro lavoro. Più i risultati non arrivano più si scende in campo contratti, come domenica contro il Rende, e diventa ancora più difficile vincere, poi in alcuni casi ci si mette anche la sfortuna”
Come giudica il campionato di Eccellenza?
”Ho visto un netto miglioramento in questa categoria per quanto riguarda la qualità. Sicuramente più difficile e battagliero dove ora, si pensa di più a giocare a calcio”
E questa stagione come la giudica?
E’ un campionato equilibrato, anche se il Montalto sta prendendo la sua strada, anche lo stesso Real San Marco da matricola si è rivelata una buona squadra, alla fine penso che avrà la meglio, chi riuscirà a fare i giusti conti con infortuni, tenuta atletica e squalifiche.
Montalto oramai capolista solitaria è raggiungibile?
”Siamo ancora alla quinta giornata, c’è un intero campionato davanti, certo è che il Montalto è una grande squadra, compatta, in cui spiccano grandi individualità, una squadra che concede poco proprio per i calciatori di cui dispone”
Domenica sfida cruciale?
”Sia noi che la Nuova Gioiese arriviamo in una condizione mentale non proprio ottimale, vedremo chi avrà la meglio. Noi c’è la giocheremo contro un grande squadra su un campo tosto, dove sarà davvero dura fare risultato, ma è nostro dovere dare il massimo”