Cesco Sbano parla della Paolana
Cesco Sbano parla della Paolana

 

LUZZESE, PARLA SBANO. IL NEO ALLENATORE DELLA LUZZESE SI RAMMARICA DI COME SI SIA INTERROTTO
IL RAPPORTO CON L’EX PAOLANA.
“NESSUN MERITO MI E’ STATO RICONOSCIUTO”

Già dopo le prime due giornate di campionato di Promozione girone A, gli animi si accendono, le polemiche non mancano le recriminazioni neanche e qualcun altro medita sin da subito di potersi togliere qualche sassolino dalle scarpe. Quest’ultima situazione, è legata a ciò che legittimamente, a suo dire, l’ex capitano e bandiera della Paolana, Francesco Sbano, Cesco, ritiene di dover comunicare un sentimento di malumore e rammarico, esternando a mezzo stampa, per non essere stato considerato a dovere da un ambiente, quello della Paolana, il suo ambiente, quello di una simbiosi calcistica, strutturalmente attrezzata e costruita, proprio intorno allo stesso Sbano. Cosa sia accaduto, che abbia potuto spezzare, o per lo meno interrompere questo legame, questa unione a doppio nodo, nessuno forse potrà mai saperlo fino in fondo, ma certo che Cesco come lui riferisce, senza risentimento ma con palese tristezza, avrebbe gradito che dopo anni di servizio per i colori e la bandiera bianco blu di una società storica come la Paolana, dopo i sacrifici come uomo spogliatoio, come mediatore con altri atleti di altre squadre, rinunciando a tutto, forse anche a carriera e guadagni, un grazie in più, un arrivederci, o una nota di cronaca positiva, da chi curava i rapporti locali con la stampa, avrebbe voluto sentirli e leggerli. “Ho fatto praticamente il giocatore allenatore dirigente –dice Sbano – per la squadra della mia città, oggi mi ritrovo allontanato quasi senza spiegazioni, avrei gradito migliore comunicazione e che mi fosse stato riconosciuto qualche merito. Sento di ringraziare oggi il presidente della mia nuova squadra, Franco Lirangi, che ha creduto in me, mi ha chiamato e subito affidato la Luzzese, proprio lui che ne è super tifoso”. Che dire, Sbano franco e schietto, senza rancore alcuno, ma evidente dispiacere.