Un modello di settore giovanile quello della Vibonese affidato a mani esperte del Dottor Federico da Bovalino. Nel calcio da anni si sta facendo sempre più impellente, la necessità di avere dei chiari indirizzi programmatici sui quali costruire le società di settore giovanile. L’andare avanti senza una meta, senza obiettivi e dei mezzi idonei per realizzarla è sicuramente la prima cosa da evitare in una società calcistica sia dilettantistica, che professionistica.
Programmare vuol dire progettare una strada da percorrere: le tappe intermedie, i mezzi da utilizzare, gli strumenti per verificare la qualità e la quantità del percorso effettuato. Da queste riflessioni scaturisce la necessità di stabilire dove una società vuole andare e soprattutto stabilire che tipo di strategie intende mettere in moto per rendere concreto i suoi piani.
Il significato della programmazione deve essere quindi visto in funzione del raggiungimento d’obiettivi che sono preventivamente stabiliti.
La meta e gli obiettivi devono essere compatibili con i mezzi disponibili dalla società e quindi collegarsi alla realtà esterna nella quale è inserito il sodalizio sportivo.
E’ fuori discussione che diverrebbe troppo complicato, ed anche inopportuno, stabilire dei modelli di programmazione troppo rigidi per le società sportive che – non dimentichiamoci – vivono in buona parte sul volontariato e non su strutture imprenditoriali ben definite.
La valutazione della situazione economica, demografica, sono aspetti da considerare. Conoscere il numero delle società calcistiche che gravitano nel nostro bacino, il numero di praticanti e soprattutto le strutture (campi, palestre, scuola calcio, etc.). Una società sportiva deve essere definita come un gruppo di persone motivate, con la stessa filosofia, che lavorano insieme per il raggiungimento d’obiettivi. La condivisione degli obiettivi è la regola principale per centrare gli stessi. Le ostilità nel gruppo, creano tensioni a volte insanabili, bisogna dividere compiti ed incarichi evitando sovrapposizioni di ruoli che determinerebbero delle incomprensioni che a medio-lungo termine danneggerebbero la società. La valutazione di ciò che è stato fatto deve essere un momento ben preciso nella realtà della società. E’ bene programmare riunioni con i massimi esponenti della società più volte, per fare una valutazione intermedia dell’operato ed eventualmente correggere quelle strategie che si sono rilevate poco efficaci per raggiungere gli obiettivi. La valutazione finale va fatta a fine ciclo ed allora è quello il momento di fare i conti. I cicli devono essere pluriennali di due – tre – cinque anni (obiettivi a medio e lungo termine).
Questo in sintesi quello che abbiamo raccolto questa mattina nello Studio del Dottor Federico nuovo Responsabile Tecnico del Settore Giovanile della Vibonese. Il nuovo dirigente arriva alla corte del Presidente Pippo Caffo dopo anni e anni passati tra i rettangoli di gioco della nostra regione e non solo. E’ stato per parecchi anni direttore sportivo della Bovalinese quando alla presidenza c’era Ferrigno, portando ai vertici del campionato regionale prima squadra e settore giovanile, ultimamente in ordine di tempo alla Scuola CSPR di Stignano del Presidente Squillace e del Direttore Generale Pietro Pucci. Ora è arrivato quel salto di categoria che come tutti nel mondo del calcio si aspetta e giustamente non si poteva dire di no. E’ con l’umiltà di sempre che in questo nuova veste lo abbiamo incontrato per una chiacchierata tra buoni amici a proposito di due nuove trattative molto importanti soprattutto per ragazzi di giovane età che tirano calcio ad un pallone e come tutti si aspettano di giocare magari vicino ai loro idoli e in rettangoli di gioco più importanti. Il settore giovanile della Scuola Calcio del CSPR94, si sa, è tra i più floridi della Calabria. L'attenzione e la cura per monitorare il territorio e far crescere futuri campioni non è però cosa facile e potrebbe anche sorprendere alcuni addetti, ma tra questi non c’è il Dottore Federico che conosce benissimo il territorio, la passione con cui viene portata avanti la struttura CSPR94. Il Dottore Federico porte in dote due nuovi giovani promesse del calcio, si tratta di Paolo Luca cl. 95 centrocampista centrale di difesa che si colloca nella formazione Allievi Nazionali, l’atro giovane è Francesco Bevilacqua cl. 94 centrocampista che farà parte della Beretti, entrambi a titolo definitivo passano alla Società Vibonese, che ancora una volta dimostra di voler investire sul settore giovanile nostrano. E chi meglio del Dottore Federico grande scopritore di talenti può fare ciò?