Due campioni al prezzo di uno: Francesco e Ivan due Fratelli nel calcio professionistico.

E’ il caso della famiglia Cosenza. I due giocatori in questione sono Francesco e Ivan Cosenza, nati nella piccola cittadina di Stignano (RC) rispettivamente il 5 febbraio 1986 ed il 25 gennaio 1989, entrambi difensori centrali.
Francesco è un giocatore della Reggina. Cresciuto nella Scuola Calcio CSPR di Stignano, passa subito nelle giovanili della Reggina, fa il suo esordio in serie A  il 1° novembre 2008 entrando al ’75 della partita casalinga contro L’inter (risultato finale 2-3);
Ivan invece, anche lui cresciuto nella stessa Scuola calcio CSPR, piccolo fenomeno anche lui, passa subito alla Bovalinese in Eccellenza dove viene subito inquadrato in rosa nella prima squadra, nonostante la sua giovane età, è fa subito parlare di se. Ha giocato numerose gare con la rappresentative Regionali della Calabria. E’ un classico numero 6, alto 1.80 metri per 76 kg. di peso, è molto coraggioso nelle entrate, dinamico e potente, dotato di un ottimo controllo del pallone e di un’incredibile capacità di dribbling. E' un grande organizzatore di gioco e smista un numero incalcolabile di palloni, forte anzi fortissimo di testa. E’ un difensore centrale che ci piace definirlo “Una Roccia”. Un giocatore pressoché completo è atleticamente perfetto e integro, estremamente dotato tecnicamente, caratterialmente un esempio e con una continuità di rendimento unica!!!
Nell’ultima sua stagione appena conclusa, giocata sempre nella Bovalinese imbottita di ragazzi tutti in giovane età, si è raggiunta la salvezza, sudando le famose sette camice. Il suo nome è comparso sui taccuini della dirigenza della Vibonese in Lega Pro, nelle ultime ore. E' ormai noto che negli ultimi anni, la Scuola Calcio CSPR di Stignano, sta tirando fuori grandi talenti, tanto da aver mandato in giro per l’Italia, fior di professionisti, appunto Ciccio Cosenza alla Reggina Luca Belcastro alla Juventus ora alla Carrarese in Lega Pro ecc… ecc…. Sarà la Vibonese la prossima squadra di Cosenza? Se sarà cosi diciamo che il grande salto per ora sulla carta c’è, Ora sta a lui rimanere con i piedi a terra, e far vedere che tutto il bene che di lui si dice è vero.

Antonio Chiera