SCALEA - L'U. S. Scalea 1912 è rinata. Ed ormai è ufficiale la notizia secondo la quale ad acquisire il titolo della prima società sportiva scaleota da Francesco Rovito è stata l'unica cordata che si è battuta fino all'ultimo per la salvezza della quasi centenaria società: quella animata da Silvio Longobucco e Carmine Reda. I promotori del gruppo di imprenditori che è riuscito in extremis ad ottenere la proprietà della squadra ed a effettuare l'iscrizione al prossimo campionato di Eccellenza hanno reso pubblico l'assetto della nuova società nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta ieri sera. La presentazione alla stampa dell'organigramma societario ha confermato una voce che già circolava da un paio di giorni a questa parte e cioè quella riguardante la fusione delle altre due realtà calcistiche preesistenti nel paese tirrenico, la Talao Scalea e l'Askalos, che sono confluite così nell'U. S. Scalea 1912. Dopo la riunione costitutiva la nuova società e svoltasi lunedì sono state deliberate le cariche societarie: Carmine Reda è stato nominato il nuovo presidente dello Scalea, la vice presidenza è stata affidata agli ormai ex presidenti della Talao, Oliva e dell'Askalos, Pozzi; a Silvio Longobucco è andata la carica di direttore generale, mentre come direttore sportivo è stato scelto l'ex direttore sportivo della Talao De Filippo. Nel corso dell'incontro con gli operatori dell'informazione tutti hanno voluto intervenire a partire dal nuovo presidente Reda: «E' stato realizzato un sogno. C'è stata la buona volontà di tutti. Lo Scalea si è salvata grazie ai tifosi che hanno dato una grossissima mano e grazie alla disponibilità delle due squadre a fondersi per creare un'unica realtà. Ora ci vuole il sostegno da parte di tutti per realizzare questo nuovo progetto che non è stato facile iniziare». Il nuovo primo dirigente ha concluso poi il suo intervento estendendo un ringraziamento a chi lo ha preceduto:« Voglio ringraziare Rovito perchè con noi è stato sempre disponibilissimo e ci ha sostenuto fino all'ultimo », all'ex ds dello Scalea Marcello Battaglia perché «si è messo a disposizione a far in modo che questa unione si potesse realizzare», senza trascurare l'aiuto dell'amministrazione comunale nella persona del sindaco Basile. Ringraziamenti fatti anche dai due nuovi vice presidenti. Queste le parole di Pozzi, ex vertice dell'Askalos che ha portato la squadra nell'ultima stagione dalla seconda categoria alla prima: «Sono stato primo dirigente di una squadra che aveva dieci anni di vita, ma io e la società abbiamo deciso di aderire a questo progetto più importante. Voglio ringraziare tutti i dirigenti dell'Askalos e tutti i tifosi della squadra ». Mentre Oliva, ex presidente della Talao Scalea, promossa due anni fa in prima categoria e reduce da uno strepitoso campionato disputato l'anno scorso sfiorando la promozione, ha dichiarato: «Abbiamo fatto un grosso passo a Scalea, dopo tanti sacrifici fatti per l'U.S. Talao. Sono contento di far parte di questo nuovo gruppo, credo e spero di far bene, e chiedo alla gente di Scalea di avvicinarsi a questa squadra che compie cent'anni». Anche Longobucco ha rivolto lo stesso invito:«Mi auguro, anzi sono convinto che il popolo di Scalea ci darà una mano ad aiutare il nostro progetto perché la gente di Scalea è entusiasta di questa nuova realtà che porterà vantaggi in tutti i sensi. Mi auguro di fare qualcosa di grande iniziando dal settore giovanile e svecchiando così la squadra». E «lusingato di far parte di questa squadra» ha riferito di essere l'ex ds della Talao De Filippo che auspica anche ad «un impegno totale da parte di tutti». Incisivo il contributo di Vincenzo Greco, responsabile del centenario e portavoce dei supporters scaleoti, che dopo aver ringraziato Rovito per aver « portato la squadra laddove mai nessuno è riuscito prima» ora chiede al sindaco di Scalea che venga deliberato che «nello statuto societario sia previsto che il presidente della squadra debba essere di origini scaleote, o residente o ex calciatore dello Scalea». A margine dell'incontro anche il sindaco di Scalea Basile si è detto soddisfatto del nuovo progetto al sostegno del quale ha cercato di fare del tutto con il suo ruolo di intermediario.
tratto dal Quotidiano della Calabria