Caos nella sezione AIA di Reggio Calabria. I fatti risalgono al dopo elezioni amministrative dello scorso aprile, quando tra i candidati alla provincia reggina spiccava il nome del componente CRA Milardi Francesco, mentre per la corsa alle comunali si era fatto avanti l’ex osservatore CAN-C ed ex presidente della stessa sezione, l’avvocato Gaetano Mulonia. Da indagini interne è stato accertato che entrambi gli associati Milardi e Mulonia hanno espletato, in maniera chiara ed iniquivocabile, la propria campagna elettorale anche presso i locali della sezione AIA di appartenenza, coinvolgendo gli associati attraverso la distribuzione di manifesti, volantini e "santini" raffiguranti i propri colori politici. Inoltre, quanto accaduto era stato preventivamente segnalato attraverso una lettera anonima( ma che reca l’intestazione originale della sezione AIA reggina)inviata a tutte le sezioni AIA d’Italia,al Presidente Nazionale, al Comitato Regionale Calabro e agli Organi disciplinari competenti. Noi siamo in possesso di una copia della missiva che contiene anche un curioso allegato ma per motivi di opportunità e discrezione abbiamo deciso di non pubblicarla. Ma possiamo precisare che il contenuto della stessa è minuzioso e preciso dove vengono spiegati tutti i dettagli della mortificante vicenda. Preso atto dell’accaduto, l’attuale presidente della sezione AIA di Reggio Calabria, il dottor Idone non ha potuto far altro che segnalare i fatti alla Procura Arbitrale Nazionale affinchè certifichi gli avvenimenti facendo scattare immediatamente i dovuti deferimenti per gli associati Milardi e Mulonia per violazione dell’articolo uno del codice di giustizia sportiva. Entrambi, se giudicati colpevoli dei fatti, rischiano una lunga squalifica che può variare dai sei ai dodici mesi. Ora bisogna rispettare i tempi tecnici della Procura Nazionale che a breve farà chiarezza su questa incresciosa vicenda che ancora una volta lascia l’ambiente arbitrale calabrese nello sconforto totale.