Soverato: Lombardo 6, Voci 6, Spanò 6,5, Arona 6, Minici 6,5, Coluccio 6, Micelotta 6 (42'st Biancone), Sanso 7, Tolomeo 6 (33'st Cosco), Eseola 6,5, Rosi 6 (12'st Marziano). All Galati. In panchina: Ottavio, Tarzia, Cannistrà, Mellace.
Scalea: Fedele 5,5, Oliva 6, De Miglio 6, Spataro 6, Vitale 6, Scafaro 5, Foderaro 6,5, Vanzetto 5,5, Prete 6 (15'st Longo), Cambria 5,5 (34'st Amendola), Attanasio 5,5 (40'st Barilari). All Viola. In panchina: Spingola, De Caprio, Rosarnese, Sarro.
Arbitro: Dalla Palma di Milano (Coll: Vecchi e Cantafio di Lamezia)
Marcatori: 7'pt Eseola (So), 30'pt Prete (Sc,rig).
Note: Giornata umida, terreno pantanoso. Ammoniti: Arona, Tolomeo e Eseola (So), De Miglio e Spataro (SC). Angoli: 4-2. Rec: 1`-5`.
Soverato- Quinta gara tra Soverato e Scalea ed ennesimo risultato di parità, a conferma dell'equilibrio tra le due compagini, rotto solo dall'autorete di Coluccio, nella finale-bis di Coppa, all'antivigilia di Natale, su tiro si Vitale. Neanche stavolta quindi la troupe di Galati è riuscita ad avere la meglio sulla sua bestia nera, eppure la gara è stata preparata ottimamente dal tecnico biancorosso che aveva individuato nella velocità dei suoi uomini la possibilità di scardinare la lenta difesa cosentina, costretta anche a qualche defezione al punto da dover schierare un incerto Vanzetto al fianco di Scafaro, già lento di suo. Ma neanche l'immediato vantaggio consentiva al Soverato di condurre in porto gara 1, perchè, capita l'antifona, gli uomini di Viola mettevano la gara sul piano dell'esperienza con qualche falletto non visto, un rigore molto dubbio e tante continue perdite di tempo che l'incerto milanese signor Dalla Palma non riusciva a tenere sotto controllo (pensate che nel secondo tempo si sono giocati si e no una quindicina di minuti effettivi!)
Cronaca. Comincia bene il Soverato con una traversa di Minici su calcio d'angolo e la successiva ribattuta di Eseola che finisce alta. Pochi minuti e, al 7', grande ripartenza di Sanso dalla sua meta campo, bella progressione e passaggio al bacio per il numero dieci biancorosso che aggira Fedele e porta in vantaggio la sua squadra. Non si accontentano i biancorossi locali che proseguono ad attaccare prendendo in velocità la lenta difesa cosentina, ma lo spartiacque dell'incontro è segnato da un presunto fallo di Scafaro ai danni del giovane Tolomeo con palla lontana. Nessuna decisione dalla terna, mentre qualche istante dopo, 30', l'incerto arbitro assegnava allo Scalea un rigore molto dubbio che Prete furbescamente si guadagnava e cinicamente trasformava. Lo stesso metro generoso l'arbitro lombardo non aveva con Cosco al 45' del secondo tempo, con Fedele che franava addosso all'attaccante locale lanciato in porta, mentre la terna si voltava dall'altra parte. In pratica la gara si chiudeva dopo mezzora di gioco: da quel momento la maggiore esperienza degli ospiti, le energie calate dei soveratesi e le continue manfrine di Cambria e compagni non portavano ad azioni degne di nota. Anzi, per dovere di cronaca, dobbiamo dire che Foderaro poteva beffare il Soverato con una punizione che si stampava sul palo sinistro di Lombardo.
Adesso la decisione è rimandata a mercoledì, con la sesta partita che, alla fine, dirà chi potrà avere la meglio nel confronto infinito e proseguire nella lotteria dei play-off.