LAZIO - CALABRIA 4-3
LAZIO: Salvitti 5; Alongi 6 (dal 5' st Zollo 6), Floris 6,5, Fusaroli 6,5, Celli 5,5 (dal 23' st Corasaniti 6); Leccese 5,5 (dall'8' st Amendola 6,5), Ciaramelletti 7, Cristofari 6,5, De Palma 7 (dal 43' st Schiumarini sv); Persichetti 6 (dal 37' st Salvi sv), Cardella 7,5. A disp.: Poggi,Coviello, Del Prete, Verzani. All.: Dagianti 6,5.
CALABRIA: De Sio 6; Barilaro 5,5, Cofone 6, Spano 5,5, Liotti 5,5 (dal 41' st Zaccone sv); Canotto 7,5, Caruso 5, Amato 5 (dall'8' st Ferraro 5), Nesci 5,5; Figliomeni 5 (dal 24' st De Felice 5,5), Franchino 5,5 (dal 33' st Barreca). A disp.: Simonetta, Rotundo, Iudicelli, Bronzi, Alampi. All.: De Sensi 5.
ARBITRO: D'Aquino di Roma
Marcatori: 2'pt, 35'st Fusaroli (L), 4', 15'pt e 18'st Canotto (C), 35'pt De Palma (L), 38'st Cardella rig. (L)
NOTE: ammoniti Nesci (C) al 39' pt, Cristofari (L) al 40' pt, Caruso (C) al 8' st. Espulo Caruso (C) al 26' st. Alongi (C ) al 35' st. Angoli: 4-1. Recupero: 1' pt, 5' st. Spettatori: 400 ca.
Ottanta minuti incredibili, emozioni a non finire ed un finale degno del miglior thriller. Il Lazio va sotto due volte, ma quando tutto sembrava finito, ribalta la gara, complice l'ingenuo rosso rimediato da Caruso. Vince la Rappresentativa di Dagianti, che sciupa tantissimo, rischia di perdere, ma alla fine riesce a conquistare il successo nella gara d'esordio. Proprio quella che un anno fa, in Piemonte, a conti fatti era costata l'eliminazione dalla fase a gironi. Dieci minuti da capogiro. Quello che accade in campo nella prima fase sembra l'esatta fotocopia di quanto era accaduto poco più di un'ora prima nella categoria Giovanissimi. Dopo centoventi secondi sugli sviluppi di un calcio d'angolo Fusaroli, con una fantastica rovesciata, batte De Sio. Neanche il tempo di esultare, però, che la Calabria trova il pari con Canotto, che si libera con un elegante sombrero di Celli e con un grande diagonale batte Salvitti. I giallorossi sfiorano addirittura il vantaggio pochi secondi dopo, quando ancora Salvitti esce in maniera insicura e Barilaro non trova lo specchio da posizione defilata a porta sguarnita. La risposta del Lazio esattamente sessanta secondi dopo. Lancio dalle retrovie per Cardella, partito in sospetto fuorigioco, e gran sinistro che coglie il palo esterno a portiere battuto. I ritmi sono infernali, il match piacevolissimo.
Sciocchezza Salvitti. La partita è equilibrata, anche se è la Calabria a guadagnare metri con il passare dei minuti, senza però rendersi pericolosa. Al 15', però, ci pensa Salvitti a combinare la frittata, uscendo in maniera scomposta su Franchino, controllato agevolmente da Alongi. Rigore netto, che Canotto segna spiazzando il portiere. Il Lazio è anche sfortunato, con Cardella che al 17' colpisce il secondo legno personale con un gran diagonale che si stampa sulla traversa e con Persichetti, che sbaglia clamorosamente il controllo a due passi dalla porta con il solo De Sio sulla sua strada. L'attaccante del Monterotondo fallisce clamorosamente il pareggio al 25', calciando alto dal limite dell'area piccola sciupando l'assist di De Palma. Il Lazio però c'è, prende in mano il pallino del gioco e al 33' trova il meritato pari. Punizione dalla fascia destra che De Palma che il numero 10 trasforma in oro con un esterno destro favoloso che si insacca nell'angolo basso all'altezza del secondo palo. Due minuti più tardi è ancora l'esterno sinistro a sfiorare la rete del sorpasso, ma il suo destro a giro è fermato da un grande intervento in tuffo di De Sio. E il primo tempo termina sul 2-2. Lazio sterile, Canotto super. Il secondo tempo inizia con la squadra di Dagianti in attacco alla ricerca del vantaggio, ma le occasioni da gol latitano e le iniziative si infrangono tutte all'atezza dei sedici metri. La Calabria aspetta sorniona e al 18', alla prima occasione utile, passa. Zollo si perde Canotto, che taglia alle spalle dell'esterno destro e anticipa Salvitti in uscita. L'esterno calabrese va giù, anche se il contatto non sembra esserci. Ancora rigore e ancora Canotto, che firma la tripletta personale e riporta avanti i calabresi. Il Lazio si rialza. Al 26' però la gara cambia. Caruso si becca, ingenuamente, il secondo giallo e la Calabria resta in dieci. Il forcing del Lazio aumenta e De Sio deve superarsi sulla punizione a giro di Amendola. Poco male, perché sul seguente corner è Fusaroli a saltare più alto di tutti e a firmare pareggio e doppietta personale. Il Lazio ci crede, spinge in superiorità numerica e Amendola viene fermato in area da Barilaro. L'entrata sembra sul pallone, ma D'Acquino concede il rigore. Cardella, nonostante la stanchezza, rimane freddo e regala alla sua squadra una vittoria da ricordare a lungo.
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