«Ventuno squadre sono uscite dal sistema, è un tributo di sangue, ma anche una situazione che noi denunciamo da almeno due o tre anni. Previsioni? Il prossimo anno sarà anche peggio». Questo il triste commento del presidente della Lega Pro, Mario Macalli, al termine del Consiglio Federale svoltosi a Roma. E poi, sempre il presidente, continua dicendo che «anche quelle squadre che si sono riuscite ad iscrivere, non so se in futuro avranno un euro. È una situazione inaccettabile, per questo il consiglio federale mi ha concesso la delega da subito per la riforma dei campionati. Non ci metterò molto a presentare delle proposte».

A questo punto una riforma è ormai necessaria e non più rinviabile.

Queste le squadre escluse:

Serie B: Ancona (ripartirà dai dilettanti)

Lega Pro:

- Prima Divisione: Perugia, Rimini, Mantova e Arezzo ripartiranno dalla serie D; Gallipoli, addirittura dalla Promozione; incerto il destino di Figline e Real Marcianise (per quest'ultimo è fallito il progetto di fusione con la Casertana).

Salve invece Cremonese, Viareggio, Spal, Foggia, Cavese e Salernitana (che però probabilmente partirà con una penalizzazione)

- Seconda Divisione: Itala San Marco, Monopoli, Pescina, Scafatese, Alghero, Cassino, Legnano, Manfredonia, Olbia, Potenza, Pro Vasto, Sangiustese e Pro Vercelli.

Quasi certo invece il ripescaggio della Paganese che ha sanato le irregolarità.

Ora si aprono immensi scenari di ripescaggi che coinvolgeranno tutte le categorie.