Enzo Commisso è uno che fa calcio da 30 anni. Una persona che al mondo del calcio e al Siderno ha dato tanto, sin dai tempi dell’Ac Campagna, poi quelli della Jonica Siderno, fino all’attuale ASJ Siderno. Uno che ha portato i suoi fino in serie D, non un risultato da poco. Ma ora dice basta. L’ennesima delusione brucia cocentemente, così tanto da “chiamarsi fuori”, da lasciare definitivamente il mondo del calcio. In settimana un comunicato stampa diramato dalla società di via Fiume parlava chiaro, “lascio!”. Siamo andati da lui a cercare di capire i motivi, a cercare di capire se quel comunicato freddo e distaccato fosse davvero una scelta ponderata, o solo la delusione di un momento. Presidente, quello che ha annunciato tramite il comunicato è una scelta irreversibile, o può essere solo frutto di una delusione momentanea? Avevo deciso di lasciare due anni fa. Avrei ceduto la squadra a titolo gratuito, ma non si presentò nessuno con la seria volonta di prendere la squadra. Forse perchè chi era interessato ha pensato che io comunque volessi restare all’interno della società ed avere ancora un ruolo fondamentale. Ora c’è un prezzo. Così chi eventualmente acquisterà può capire che voglio davvero uscirne. E se non si presentasse ancora una volta nessuno? La mia decisione è stata presa. Ho comunque già due offerte reali. Ci può svelare chi sono e da dove arrivano questi compratori? Una cordata di imprenditori di Gioiosa Jonica è fortemente interessata a comprare il titolo per riportare il Gioiosa in Promozione. Poi ho ricevuto un’offerta anche da Locri, da alcune persone che vogliono comprare il titolo per fare una società tutta nuova, distinta da quella che si sta giocando la salvezza. Perchè allora non ha ancora accettato le offerte? Perchè dietro al Siderno ci sono 80 anni di storia, di sacrifici, e io da tifoso non voglio permettere che finisca il calcio a Siderno. Per ora aspetterò un offerta che arrivi da Siderno, se non dovesse succedere, a malincuore mi troverei costretto ad accettare le offerte che già sono arrivate. Quindi esclude al 100% la sua presenza l’anno prossimo? Si, sono sicuro. Ho sempre fatto calcio, e ho sempre fatto sacrifici. Ora è il momento che io mi tiri fuori. Ho delle attività commerciali che non vanno più a gonfie vele come un tempo. Lascio perchè non posso compromettere il mio futuro e quello dei miei figli. Ho sempre rispettato gli impegni presi e a fine stagione, quando i conti non quadravano, ho sempre coperto tutto di tasca mia. L’Eccellenza o la Promozione stessa sono dei campionati dispendiosi, ora non posso più assumermi rischi e costi del genere. Queste potrebbero essere le sue ultime parole da presidente del Siderno. Vuole dire qualcosa a qualcuno? Di sicuro devo ringraziare tutti quelli che in questi anni mi sono stati vicini, ma volevo anche dire delle cose a due persone in particolare. Per primo a Maurizio Cavallo, visto che in settimana ci sono state delle polemiche legate al suo esonero. Maurizio è un professionista serio e sicuramente preparato. Si è arrivati a questa situazione sicuramente perchè io in prima persona non ho avuto la possibilità di stargli vicino come avrei dovuto, ma non posso che rispettarlo, prima come calciatore, perchè è uno che al Siderno ha dato tanto, poi come allenatore, ma soprattutto rispetto Maurizio come uomo. In secondo luogo vorrei dire a qualche giornalista che con troppa superficilità ci ha tacciato di incompetenza, che si, possiamo avere sbagliato, ma che mi sembra evidente che io ho sempre fatto calcio per e con passione, e non per trarne profitto. La mia soddisfazione non è scalfita dalle sue parole, perchè ho tenuto alto il nome del Siderno in tutto il Sud Italia. La mia soddisfazione sono gli splendidi rapporti che ancora perdurano con società di Sicilia, Campania, Basilicata. Forse quelle che di più hanno potuto capire il modo di fare calcio di Enzo Commisso.

tratto da larivieraonline.com