Melicucchese Africo 2-1
Con un grande secondo tempo, la Melicucchese ribalta lo svantaggio iniziale e batte l’Africo sul neutro di Marina di Gioiosa Jonica. Micidiale la verve palesata dai biancorossi nella ripresa, ma l’Africo deve recriminare per l’imprecisione dei suoi attaccanti (in particolare Maviglia, autentica croce e delizia della squadra), che sfiorano ripetutamente il raddoppio, quando la partita era ancora in bilico, ma falliscono la mira. La cronaca. La prima
mezzora scarsa di gioco è avara di emozioni. Colpisce l’eccellente condizione atletica del quarantenne Enzo Napoli dell’Africo, dominatore della fascia sinistra e Melicucchese in rimonta Oppedisano stende l’Africo sempre prodigo di consigli per i compagni più giovani, una sorta di vice allenatore in campo. Nella Melicucchese pesa l’assenza dell’attaccante Francesco Megna (squalificato) e il gioco offensivo scarseggia. Al 28’ Maviglia è lesto a intercettare un cross proveniente dalla destra, stop da manuale e, una volta trovato il varco, realizza da pochi passi di destro. Il primo tempo si chiude con l’Africo che sembra lì lì per raddoppiare, ma al 37’ Pezzano vola all’incrocio a deviare un tiro di Maviglia e al 43’ Criseo sfiora il palo con un colpo
di testa. Nella ripresa, la Melicucchese entra con un piglio molto più autoritario e al 2’ perviene al pareggio. Cross di Contartese dalla destra e stacco imperioso di Oppedisano, che colpisce di testa e manda la sfera là dove Maiolo non può proprio arrivare. Dopo la doppia espulsione di Galatà e Morabito al 22’ per reciproche scorrettezze, si gioca in dieci contro dieci, e l’Africo ha una nitida occasione per tornare in vantaggio : l’azione sembra una fotocopia del goal dello 0-1, ma stavolta Maviglia si decentra troppo e manda la palla incredibilmente a lato. Si arriva così al 44’. Ancora una punizione di Contartese, stavolta il cross è basso e Oppedisano è lesto a deviare con un fulmineo piatto destro, gelando la retroguardia africese. L’ultima mozione giunge al 46’, con Versace, che su calcio di punizione sfiora il palo.
GIANLUCA ALBANESE